A dicembre tornerà sul mercato. È il primo Paese a porre fine al piano di salvataggio
Il plauso di Parlamento, Commissione e Bce. Draghi: “Dublino ha fatto grandi cose”
L’Irlanda esce dal programma di assistenza di Commissione europea e Fondo monetario, e lo fa senza chiedere aiuti. A dicembre, come previsto, non sarà più sorvegliato speciale e potrà tornare sui mercati, il tutto senza accordi preliminari per prestiti cautelativi in caso di eventuali ma non augurate difficoltà. La decisione è stata presa dal governo irlandese e subito comunicata a Bruxelles. Una decisione nell’aria e maturata poco prima della riunione dell’Eurogruppo, dove il ministro delle Finanze Michael Noonan si presenta con tutti gli onori del caso. Mario Draghi, presidente della Bce, rompe con la tradizione rilasciando, per una volta, delle dichiarazioni al suo arrivo al Consiglio europeo. In genere il numero uno dell’Eurotower non lo fa mai. Ma oggi, dice, “dobbiamo congratularci con il governo irlandese, perché ha fatto grandi cose”. Dublino, riconosce, “ha rispettato il programma per anni, e ha compiuto molti progressi”. Dopo i complimenti gli avvertimenti: non bisogna abbassare la guardia, ma Draghi si dice “fiducioso” circa le capacità del governo di Enda Kenny di “compiere tutte le azioni necessarie”.
Soddisfatta anche la Commissione europea. “Oggi è un buon giorno per l’Irlanda e per gli irlandesi”, il commento del responsabile per gli Affari economici, Olli Rehn. “Stamattima il ministro delle Finanze Michael Noonan mi ha comunicato la decisione del governo”. L’uscita dell’Irlanda dal programma “dimostra che l’attuazione decisa di un’agenda completa di riforme può correggere l’economia di un paese e riportarlo sulla via della crescita sostenibile”. Rehn non è preoccupato per l’assenza di cuscinetti. “L’Irlanda nel corso del programma ha messo da parte significative risorse liquide”, e questo giustifica la mancata richiesta di aiuti. “Il popolo irlandese ha dovuto fare i conti con riforme dolorose, e l’uscita dal programma è il premio per gli irlandesi”, il commento di Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo e candidato del Pse per la presidenza della Commissione europea. “Per l’Irlanda la fine del programma è l’inizio di un nuovo flusso di investimenti”.
Renato Giannetti