Alla fine c’è stata la tanto attesa fumata bianca. Consiglio Ue e Parlamento europeo hanno raggiunto questa notte, dopo 16 ore di negoziati, un accordo sul bilancio dell’Unione. Il comitato di conciliazione ha trovato l’intesa sulle due questioni più spinose del negoziato, la correzione di bilancio 2013 e il budget 2014. Il mancato accordo avrebbe messo a rischio l’approvazione, nella seduta Plenaria della prossima settimana, del quadro finanziario pluriannuale (Mff 2014-2020).
IL COMPROMESSO – Sulla prima questione l’Aula è stata costretta ad accettare un compromesso al ribasso, i deputati chiedevano che i 400 milioni da mobilitare per venire incontro ai paesi colpiti da alluvione la scorsa estate, fossero risorse fresche da immettere nel Fondo di solidarietà, e non soldi presi dal bilancio Ue. Alla fine si è decisa la redistribuzione di 250 milioni del bilancio 2013 e lo stanziamento di 150 milioni di risorse fresche nel 2014. I beneficiari dei 400 milioni sono Germania (360,5 milioni), Austria (21,7 milioni), Repubblica ceca (15,9 milioni) e Romania (2,5 milioni). Per il 2014, primo dei sette anni coperti dal nuovo Mff, il Parlamento ottiene in compenso un aumento dei tetti di spesa. Dei 960 miliardi di impegni e 908 miliardi di spesa per l’intero settennio, il solo 2014 avrà 142,6 miliardi per gli impegni e 135,5 miliardi per i pagamenti. Il Consiglio cede parzialmente alle richieste dell’Aula che chiedeva di aumentare i tetti (il Consiglio era fermo a 132,7 miliardi di euro per le risorse per i pagamenti, il Parlamento voleva la soglia a 137,9 miliardi).
LA VIA: “RINFORZATO ERASMUS” – “Siamo riusciti ad ottenere i finanziamenti necessari per Erasmus, Frontex e per il Fondo di aiuto agli indigenti” ha esultato, Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe a Bruxelles e relatore per il Parlamento del bilancio 2013. “Abbiamo rinforzato Erasmus – spiega La Via- consentendo un aumento di circa 137 milioni di euro e portandolo così ad un totale di 1,6 miliardi. Non solo, ci siamo battuti per incrementare Cosme, il programma che prevede politiche di sostegno alle Piccole e Medie Imprese puntando su innovazione e ricerca”. Inoltre, spiega il deputato, “anche sul fondo di garanzia per i giovani abbiamo garantito impegni per circa 4 miliardi” e sulla Politica agricola comune (Pac) “siamo riusciti a mantenere i finanziamenti sui livelli proposto dalla Commissione europea, evitando i tagli che erano stati proposti dal Consiglio nella sua lettura”.
I DETTAGLI DELL’ACCORDO – In base all’accordo raggiunto – e che avrà bisogno ora dell’approvazione formale dei ministri per quanto riguarda il Consiglio e dell’Aula per quanto riguarda il Parlamento – al capito 1 (Crescita inclusiva) vengono destinati 62,3 miliardi di euro per i pagamenti. Di questi 50,9 miliardi andranno per la coesione territoriale e sociale e i rimanenti 11,4 miliardi alla competitività. Al capitolo di spesa numero 2 (Crescita sostenibile) vanno 56,4 miliardi, al capitolo 3 (Sicurezza e cittadinanza) 1,6 miliardi, al capitolo 4 (Europa globale) 6,1 miliardi. Nessun aumento di spesa per i costi amministrativi (capito 5), come richiesto da Danimarca, Gran Bretagna, Finlanda, Paesi Bassi e Svezia: le risorse per i pagamenti restano a 8,4 miliardi. Più nello specifico, per il 2014 il comitato di conciliazione Consiglio-Parlamento ha individuato 9 miliardi di impegni e 6 miliardi di spesa per il programma di ricerca “Horizon 2020”, 3,9 miliardi di impegni e 900 milioni di pagamenti per l’occupazione giovanile. Stabiliti i tetti per gli aiuti umanitari a sostegno di Siria e dei rifugiati a Lampedusa: 920 milioni di impegni e 785 milioni per i pagamenti. Al sistema di sorveglianza delle Frontiere esterne dell’Ue, Frontex, sono stati assegnati per l’anno prossimo 2,2 miliardi in impegni, due milioni in più del previsto. Aumentato anche il fondo per i rifugiati, con 15 milioni destinati agli aiuti umanitari. Il Fondo per l’aiuto agli indigenti incrementato infine di circa 135 milioni di euro.
A. B.
Per saperne di più:
– Bilancio 2013, il Parlamento vuol forzare la mano al Consiglio
– La governance economica dell’Ue in dettaglio
– Guarda lo schema con le cifre del 2014 (clicca per ingrandire)