colonna sonora: Bixio, Frizzi & Tempera – Night Club Sex
D’accordo, era già successo, ma errare è umano e perseverare lo è ancora di più.
Giovedì sera c’è la scadenza per la consegna dell’attesissima nuova puntata di Fuori Tema, la rubrica più seguita dal Molise, e anche stavolta per ora c’è solo un foglio bianco, peraltro virtuale, che nemmeno ci puoi disegnare fiorellini e cazzetti aspettando l’ispirazione.
Ho ricevuto la solita chiamata dal ministero, pensavo come sempre per accertarsi che non ci fossero ritardi, invece era la Cancellieri che aveva sbagliato numero:
– Liberatela, è la nipote di Ligresti!
– Ministro guardi che si sbaglia con Mubarack. E deglutisca per favore, che sennò non si capisce niente!
Poi ho sentito distintamente la risata di Obama e un click.
La colpa ovviamente non è del sottoscritto ma della perversa società che abbiamo creato, che ci costringe a dover fare i lavori più disparati, al posto di coltivare i nostri interessi, per guadagnare soldi ed ottenere in cambio cibo per vivere. Ma che senso ha?
Pomodori, guanciale e spaghetti crescevano spontaneamente sugli alberi da molto prima dell’invenzione del danaro. E’ folle, sarebbe come mettere in commercio un elemento vitale e naturale come l’acqua, chi potrebbe farlo? E soprattutto chi andrebbe mai a comprare un’acqua imbottigliata nella plastica in Finlandia se sotto casa c’è la fontanella gratis? Bisogna bere l’acqua del luogo di appartenenza: è una questione etica oltre che ambientale. E’ per questo che ogni settimana mi faccio inviare un container di acqua di Roma da un’organizzazione cinese, a costi ridicoli, grazie al lavoro nero minorile.
Non voglio dire che sono contro il libero mercato o il progresso, e capisco anche l’esigenza di una delle nazioni col più alto tasso di povertà al mondo di andare a cercare fortuna altrove, ma spendere tutti quei soldi per andare su Marte mi sembra esagerato. Lampedusa è molto più vicina.
E’ che a volte sembra che il progresso entri in un circolo vizioso. Le foto ormai si fanno con i telefonini, le macchine fotografiche vengono usate per fare i video e sembra che si stia lavorando ad una telecamera in grado di fare le telefonate, per chiudere il circolo.
E’ la famigerata “sindrome del pannolino”.
Una ventina di anni fa i pannolini erano tutti uguali, finché una nota casa produttrice creò i pannolini differenziati, per lui e per lei. Fu un successo planetario e pian piano anche le altre marche si allinearono a questa geniale intuizione. Poi qualcuno andò oltre e lanciò sul mercato il pannolino unisex: un passo avanti che non fu altro che un passo indietro.
Come i cellulari. I primi esemplari avevano bisogno di una sacca apposita per essere trasportati, poi iniziò la corsa alla minimizzazione fino ad arrivare alle dimensioni di un pollice. Ora ci sono quelli con l’obbiettivo fotografico incorporato che pesano dieci chili, e che hanno bisogno di una sacca apposita. E invece il cancro continua a mietere vittime. Sempre di più, grazie all’esposizione continua alle radiazioni da cellulare.
Non sono contro il progresso, vorrei solo che seguisse una logica, e non solo quella di mercato.
(Scusate un attimo che devo inviare un fax col bluetooth collegato al microonde per mandare alla mia ragazza la foto della cena pronta, condividendola simultaneamente su tutti i social netuorcs).
Restando in tema di mercato, perché non si dica che non si segue una struttura logica ben definita, i mercati hanno risposto bene all’abbassamento dei tassi da parte della BCE e ad esempio la signora Fernanda, del mercato di Testaccio, si ritiene molto soddisfatta.
Ma la vera notizia di oggi (ieri per chi legge) è stata la scoperta da parte di Ezio Mauro della tomba di Priebke: sembra che all’interno ci fosse nascosta la salma di Mike Bongiorno. Il mistero si infittisce.
Buon uichènd a chi non perde mai di vista il grande disegno che è dietro tutte le cose, anche se in realtà si tratta solo di fiorellini e cazzetti scarabocchiati in attesa di ispirazione dall’unico vero dio, Giove.
Francesco Cardarelli