Il commissario al mercato interno apre la conferenza annuale dello European Policy Centre (Epc) con un discorso sullo stato dell’Unione. Cooperazione e solidarietà tra Stati membri le ricette per rilanciare la competitività in Europa
Più fiducia tra Stati membri ed un maggiore coordinamento delle politiche economiche e di bilancio. Sono queste le due strategie chiave con cui l’Europa può definitivamente uscire dalla crisi. Ed è con questo messaggio che il commissario al mercato interno, Michel Barnier, ha aperto la conferenza annuale dello European Policy Centre, a Bruxelles. Per affrontare le future sfide di carattere economico e sociale, la fiducia va riconquistata “prima di tutto tra noi” – dice Barnier – “attraverso una regolamentazione intelligente del sistema finanziario ed una sua efficiente supervisione. Essa è la precondizione per tutto il resto ed un requisito fondamentale per il rilancio della crescita.” Il commissario ha così posto l’accento sull’importanza dei progressi fatti sulla strada verso l’unione bancaria ed un sistema finanziario più sicuro.
Per Barnier, però, è la frammentazione dei mercati europei ad essere il principale problema dell’Unione. Nell’area euro, “non possiamo avere 18 politiche economiche e di bilancio diverse” – sostiene il commissario – “occorre coordinarle dando particolare rilievo alla sostenibilità del debito pubblico.” Tutti devono cooperare secondo uno spirito di solidarietà tra stati membri perchè “la crisi ha mostrato come i problemi di qualcuno diventano immediatamente anche i problemi di altri se non sono affrontati attraverso una strategia europea coordinata.”
Il commissario al mercato interno ha poi sottolineato l’importanza di fare passi avanti nel progetto europeo di mercato unico digitale. Secondo Barnier, non possiamo perdere l’enorme potenziale di questo mercato, un settore in cui “siamo ancora indietro” rispetto ai grandi competitors nel resto del mondo. Tra le principali sfide future ricordate dal commissario: una nuova politica industriale che rilanci l’impiego anche nel settore dei servizi ed investimenti in tecnologia verde e costruzioni eco-friendly.
Marco Frisone