La media dei senza lavoro dell’Ue è data al 10,7% nel 2015, ma per l’Italia si parla di 12,1%
Rehn: “Risanamento di bilancio e riforme hanno creato i presupposti per ripresa”
Sono pagelle tutto sommato positive quelle rilasciate oggi dalla Commissione europea. L’esame dei conti e della situazione economica dei Paesi membri dell’Ue mostra “segnali sempre più numerosi” che indicano che “l’economia europea è giunta a una svolta” ha dichiarato Olli Rehn nel presentare le previsioni d’autunno dell’esecutivo di Bruxelles. Per il vicepresidente e commissario per gli Affari economici e monetari “il risanamento di bilancio e le riforme strutturali attuati in Europa hanno creato i presupposti per la ripresa ma è troppo presto per cantare vittoria, perché la disoccupazione rimane a livelli inaccettabilmente elevati”.
DISOCCUPAZIONE E CRESCITA – Quest’anno i tassi di disoccupazione sono rimasti molto elevati in alcuni Paesi e l’occupazione ha registrato un ulteriore calo. Negli ultimi mesi, tuttavia, le condizioni del mercato del lavoro hanno iniziato a stabilizzarsi e la Commissione prevede un lieve calo della disoccupazione, che dovrebbe arrivare al 10,7% nell’Ue e all’11,8% nella zona euro entro il 2015 anche se le disparità tra i vari paesi rimarranno molto accentuate. In Italia la media prevista è più alta, il 12,4% l’anno prossimo e il 12,1 nel 2015.
Qualche segnale incoraggiante si vede però per quanto riguarda la crescita. Nell’Ue ci si aspetta una progressiva accelerazione che nel 2014 dovrebbe essere pari all’1,4% nell’Ue e all’1,1% nella zona euro per poi arrivare rispettivamente all’1,9% e all’1,7% nel 2015. “L’economia in Spagna e Italia si contrarrà quest’anno ma per Spagna tornerà nel terzo trimestre e in Italia nel quarto” ha annunciato Rehn che ha avvertito: “In entrambi Paesi servono molti aggiustamenti”.
DEFICIT E DEBITO – Buone notizie, soprattutto per il nostro Paese, nel capitolo riduzione dei disavanzi pubblici. Nel 2013 i deficit nominali dovrebbero scendere al 3,5% del Pil nell’Ue e al 3% nella zona euro. Stando ai progetti di bilancio 2014 ricevuti dalla Commissione prima della data di redazione definitiva delle previsioni, questo miglioramento dovrebbe continuare nel 2014, anche se a ritmo meno sostenuto. Le previsioni sul rapporto tra deficit e Pil per quanto riguarda l’Italia sono ottimistiche: 3% nel 2013, 2,7% nel 2014 e 2,5% nel 2015. Ma anche su questo punto il vicepresidente ha voluto sottolineare che “sono previsioni” che si basano sul “bilancio e le misure di consolidamento” messe in atto in questa legislatura, e che tengono conto del fatto che “a fine anno si riscuotono le tasse” e del fatto che “ci sono misure da adottare”. Rehn si è mostrato fiducioso perché “gli impregni assunti dal governo sono stati confermati varie volte”.
FIDUCIA NELL’ITALIA – “Le autorità italiane senz’altro garantiranno che le spese saranno finanziate in modo credibile” ha detto Rehn aggiungendo che “bisogna attrezzare la clausola di salvaguardia per non superare soglia 3%”. Gli esami però non sono finiti qui, il vicepresidente ha annunciato che “la settimana prossima la Commissione presenterà la valutazione delle politiche economiche e fiscali dell’Italia e altri Stati membri”. Un altro banco di prova per l’operato del governo Letta.
Alfonso Bianchi
Leggi anche:
– La Commissione crede nell’Italia: deficit sotto controllo