Sviste e vere e proprie frodi sui fondi comunitari sembrano aumentare di anno in anno. I conservatori europei chiedono un commissario ad hoc
La Corte dei conti europea nella sua relazione annuale ha confermato: la spesa dell’Ue è malata di errori (che comprendono frodi e veri e propri sbagli amministrativi) e il tasso di “sviste” è in costante aumento negli ultimi anni.
Il tasso di errore rilevato dalla Corte sulla spesa a carico del bilancio nel suo complesso è salito dal 3,9 per cento del 2011 al 4,8 per cento del 2012, confermando una tendenza alla crescita che è iniziata nel 2009. E’ però vero che, come si osserva in Commissione, parallelamente agli errori cresce anche la capacità di controllo.
Ancora una volta, la spesa agricola è quella risultata più critica, con il 7,9 per cento de1 15 miliardi spesi per lo sviluppo rurale con errori. Nella Politica regionale, dell’energia e dei trasporti si è sbagliato nella spesa del 6,8 per cento di circa 40 miliardi.
Sul fronte positivo, i 10 miliardi spesi per l’amministrazione delle istituzioni Ue sono stati usati senza errori; nonostante questo una rettifica di 3,7 miliardi è stata necessaria per quadrare i conti.
Il rapporto ha portato il portavoce dei Conservatori e Riformisti europei per il controllo dei bilanci Ryszard Czarnecki a chiedere l’istituzione di un commissario al Controllo dei bilanci per tentare di porre fine a questa “debacle” annuale.
Secondo il polacco Czarnecki “gli errori nei pagamenti non significano necessariamente frodi nei pagamenti , e la Commissione può procedere a rettifiche finanziarie. Tuttavia, chiaramente i sistemi di controllo sono ancora poco brillanti in troppi settori”. Secondo l’europarlamentare, dunque, “dobbiamo porre fine a questa debacle annuale che mina la fiducia nella Ue, abbiamo tutti la responsabilità di migliorare la situazione, dalla Commissione ai governi nazionali e regionali” .
Il liberale Michael Theurer sottolinea invece che “è’chiaro da questa relazione che gli Stati membri sono i principali responsabili per la maggior parte degli errori e non la Commissione europea. Dovremmo essere molto più chiari su come identificare i responsabili e chiedergli conto”. Secondo il parlamentare tedesco “in caso contrario, il senso di uno spreco a livello europeo resisterà, quando invece spetta agli Stati membri di prendere più seriamente la corretta gestione dei fondi comunitari”. Secondo Theurer per non alimentare l’euroscetticismo “è importante che i cittadini sappiano chi è responsabile degli errori”.
Ezio Baldari