No a bulgari e rumeni, chiede la campagna lanciata dal Daily Express per “sfidare” Bruxelles e fare pressione sul governo di Cameron
Dio salvi la regina, e il governo salvi la Gran Bretagna dagli immigrati. Europei. Nessuno scherzo, anzi. La questione, al contrario, è piuttosto seria. Perché in un momento in cui l’Europa si interroga su come gestire i flussi migratori, si attiva per monitorare il mar Mediterraneo, si adopera per dare ospitalità ai rifugiati siriani, il quotidiano Daily Express lancia la campagna contro l’ingresso di stranieri in territorio britannico. Una campagna lanciata oggi dalla testata sia sulla versione cartacea che su quella multimediale (e disponibile alla pagina https://petitions.express.co.uk/Say-NO-to-new-EU-migrants): sul quotidiano come sul web è possibile compilare l’apposito formulario per chiedere al governo di “sfidare l’Unione europea e mantenere controlli nel mercato del lavoro a tempo indeterminato per persone provenienti da Romania e Bulgaria e non lasciare che scadano il 31 dicembre 2013 come attualmente programmato”.
Oltremanica si guarda dunque con preoccupazione alla circolazione di persone provenienti da paesi membri, ma va ricordato che alcuni paesi lo scorso marzo hanno deciso di rinviare una decisione sull’atteso ingresso proprio di Romania e Bulgaria nello spazio Schengen, quello in cui è permessa la libera circolazione di persone, beni e servizi. Allora a votare contro un ingresso di Romania e Bulgaria furono Germania e Paesi Bassi, col tacito appoggio della Gran Bretagna da cui oggi invece si leva una voce chiara che ben esprime il concetto di “solidarietà” dell’Europa invocato a più riprese da Italia e Commissione europea dopo la recente tragedia di Lampedusa. Nome, cognome, indirizzo, firma e indirizzo e-mail: questi i dettagli che il Daily Express chiede di fornire nell’apposito tagliando da compilare per poter procedere alla raccolta firme per poter far pressione su Downing Street. E’ più di una battaglia quella della testata britannica, come testimoniato dall’invito esplicito a compiltare il tagliando: “Unisciti alla nostra crociata! Ferma i nuovi migranti dell’Ue che arrivano”. Il logo, a ben vedere, ha un che di familiare: un crociato con scudo e lancia che ricorda, seppur vagamente, la stilizzazione di Alberto da Giussano, il “paladino” della Lega Nord.
Renato Giannetti