Ue e Pristina istituiranno progressivamente una zona di libero scambio. Il Paese deve allineare la sua legislazione con quella comunitaria. Il commissario Füle: Benefici tangibili per tutti i cittadini
Inizia una nuova fase per le relazioni tra Unione europea e Kosovo. Oggi cominciano ufficialmente i negoziati per l’accordo di associazione e stabilizzazione con Pristina, secondo la Commissione Ue il primo legame contrattuale di una certa portata, oltre che un’importante pietra miliare nel processo di integrazione europea del Paese.
Secondo il rapporto annuale dell’esecutivo Ue, il Kosovo ha soddisfatto tutte le priorità a breve termine identificate dallo studio di fattibilità consegnato dalla Commissione Ue a Pristina nell’ottobre del 2012. Progressi certificati anche dal Consiglio che nel giugno 2013 ha deciso di autorizzare l’apertura dei negoziati.
Con l’attuazione dell’accordo, Ue e Kosovo istituiranno progressivamente una zona di libero scambio, in cui sarà reciprocamente garantita la circolazione di merci, servizi e capitali. A Pristina rimane da allineare la sua legislazione con le normative Ue in materia di concorrenza, appalti pubblici, diritti di proprietà intellettuale e industriale, tutela dei consumatori e condizioni di lavoro. Ue e Kosovo lanceranno una cooperazione anche in diversi altri settori come affari sociali, istruzione, cultura e ambiente.
“Con l’inizio dei negoziati, voltiamo una nuova pagina nelle nostre relazioni. È un chiaro riconoscimento dei progressi fatti dal Kosovo sulle riforme chiave e degli sforzi sostanziali nella normalizzazione delle relazioni con la Serbia” commenta il Commissario all’allargamento, Štefan Füle. La Commissione, spiega, punta a completare questi negoziati nella primavera 2014, per siglare la bozza di accordo in estate e sottoporla poi a Consiglio ed Europarlamento per la concludere l’accordo. Il risultato, continua Füle, saranno “benefici tangibili per tutti i cittadini del Kosovo”.
Letizia Pascale
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