Il presidente Barroso aveva lanciato l’allarme lunedì: “Rischiamo di restare con le casse vuote”
La Via (Ppe): “Gesto di responsabilità”. Ma continua lo scontro sul bilancio pluriennale
Il Parlamento europeo ha approvato il bilancio rettificativo n.6 per il 2013, si tratta dei 2,7 miliardi richiesti dal Presidente della Commissione, José Manuel Barroso, all’Aula di Strasburgo per evitare che a novembre l’esecutivo di Bruxelles restasse con le casse vuote. Un gesto di “responsabilità per evitare il default dell’Ue” lo ha definito il relatore del testo Giovanni La Via (Ppe) che ha dichiarato però che “durante il dibattito di questa mattina è stato più volte sottolineato che questo atto di responsabilità non cancella le mancanze del Consiglio” al quale il Parlamento continua a chiedere con forza “di approvare con i 3.9 miliardi di euro il bilancio 2013”.
Si tratta della ‘conditio sine qua non’ che l’Aula ha posto per dare la sua approvazione definitiva al Bilancio pluriennale dell’Ue per il periodo 2014-2020, e nella quale i Ventotto vorrebbero includere anche 400 milioni di euro per le alluvioni in Germania, Austria e Repubblica Ceca. Una richiesta che non è accettabile per il Parlamento che continua a ribadire che saranno invece necessarie due altre correzioni, una da 3,9 miliardi, la ‘Dab (Draft emending budget) 8’, e una da 400 milioni, la Dab 9, per le alluvioni.
Per il Presidente Martin Schulz “non possiamo continuare a cavarcela tra una crisi di bilancio e l’altra. L’Ue ha bisogno di un bilancio realistico e adeguato che le garantisca di poter operare in modo efficiente ed eviterebbe la necessità di crisi decisionali dell’ultimo minuto”.
A. B.
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