Il testo (che potete scaricare integralmente), affronta il tema del rafforzamento delle raccomandazioni per Paese e del come renderle più vincolanti per gli Stati. Nessuna novità sullo schema di garanzia giovani e nessuna decisione concreta sul tema immigrazione
Nessuna decisione importante ma diverse linee guida per il futuro nelle conclusioni del Consiglio europeo di giovedì e venerdì prossimi. La bozza del testo (che potete scaricare cliccando qui) affronta innanzitutto il grande tema dell’Agenda Digitale e gli sforzi da fare per aumentare la diffusione della banda larga e il rafforzamento dell’economia digitale nei diversi Stati dell’Ue.
Nel capitolo Sociale si chiede una “veloce implementazione” dello schema della Garanzia Giovani, senza ancora entrare nel dettaglio, mentre per quanto riguarda l’Unione economica e monetaria i Ventotto chiedono di migliorare l’applicazione delle raccomandazioni specifiche per Paese, richiesta fatta con forza da Angela Merkel, stanca del fatto che diversi Paesi continuino ad ignorare le direttive di Bruxelles. Per farlo le conclusioni affermano che ogni anno a dicembre “il Consiglio europeo stabilirà un’analisi condivisa della situazione economica negli Stati membri e nella zona euro in quanto tale” che sarà seguita da una “discussione” dei risultati “ con l’obiettivo di raggiungere una analisi condivisa e di concordare, sulla base degli indicatori rilevanti, le principali politiche di riforma” da mettere in atto. La Commissione, dal canto suo “fornirà una prima panoramica dell’attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese che sarà la base per il controllo della loro attuazione”. Questa analisi includerà una “le politiche per la crescita e l’occupazione”.
Le conclusioni toccano, come anticipato, anche il tema dell’immigrazione con il Consiglio europeo che esprime la sua “profonda tristezza per i recenti tragici avvenimenti nel Mediterraneo” e “accoglie con favore” l’istituzione di una task force guidata dalla Commissione europea per “individuare, nel breve termine, azioni concrete volte a garantire un uso più efficiente delle politiche e degli strumenti esistenti, in particolare per quanto riguarda la cooperazione con i Paesi di origine e transito, le attività di Frontex e la lotta contro la tratta degli esseri umani e il contrabbando”. Il Consiglio europeo invita anche a “rafforzare la cooperazione con le organizzazioni internazionali, come l’Unhcr, nei paesi di origine e di transito” dellemigrazione.
Per quanto riguarda il tema dell’Asilo politico le decisioni però sono rimandate al giugno del 2014 quando i Ventotto potranno affrontare la discussione “in una prospettiva politica più ampia e più a lungo termine”.