Convocato l’ambasciatore Usa dopo le rivelazioni di Le Monde secondo cui la Nsa ha intercettato 70 milioni di telefonate in un mese e controllato le caselle di posta su Wanadoo
La Francia pretende spiegazioni sulle attività di controllo della Agenzia di sicurezza nazionale degli Stati Uniti (Nsa). Dopo le rivelazioni del quotidiano Le Monde sul caso Datagate il governo francese vuole vederci. Solo in Francia – scrive il giornale – la Nsa ha intercettato 70 milioni di telefonate nell’arco di un mese, dal 10 dicembre 2012 all’8 gennaio 2013. Dall’1 al 31 gennaio 2013 gli Stati Uniti avrebbe inoltre avuto accesso e controllato i messaggi di posta scambiati dagli utenti del provider Wanadoo.fr. “Certe cose tra partner, con uno dei partner che viola la privacy dell’altro, sono del tutto inaccettabili”, il commento di Laurent Fabius, ministro degli Esteri francese a margine del consiglio Affari esteri di Lussemburgo. “Dobbiamo assicurare in tempi rapidi che certe pratiche non si ripetano”. Domani Fabius incontrerà a Parigi il segretario di Stato americano John Kerry, e al responsabile della politica estera della Casa Biana – annuncia da Lussemburgo – chiederà “chiarimenti” su quanto riportato dalla stampa francese e su quanto accaduto. “È vero che cooperiamo in modo utile nella lotta al terrorismo, ma ciò non giustifica tutto questo”, lamenta ancora Fabius. Intanto lo stesso ministro degli Esteri ha convocato l’ambasciatore statunitense in Francia, Charles Rivkin.
L’operazione di spionaggio condotta dagli Stati Uniti è già oggetto di inchiesta in Ue, con la commissione Libertà civili del Parlamento europeo che avviato una serie di audizioni per cercare di far luce sulle violazioni della privacy che gli Stati Uniti avrebbero compiuto in Europa attraverso il programma Prism.
R.G.
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