Per la commissaria all’Agenda digitale, Kroes, è solo il primo passo: “Adesso concentrarci sugli investimenti nelle nuove reti e sul come garantire internet ad alta velocità a tutti i cittadini”
“Possiamo confermare che il 100% delle famiglie europee, oggi, ha la possibilità di accedere ad una connessione internet di base grazie alla banda larga via satellite. Qualunque sia la loro posizione geografica nell’Unione”. Ad annunciarlo è stata la commissaria all’Agenda digitale Neelie Kroes, sottolineando però che questo è solo il primo passo. Il prossimo, e più importante, è quello di garantire l’accesso ad internet ad alta velocità per tutti i cittadini d’Europa. L’obiettivo di garantire l’accesso digitale a tutti i cittadini europei, fissato dalla Commissione europea già nel 2010, è stato raggiunto in anticipo di due mesi rispetto ai termini stabiliti tre anni fa.
A fine 2012, erano circa 3 milioni i cittadini europei che non avevano ancora alcun accesso ad internet. Tutti residenti principalmente in aree rurali o isolate, dove l’installazione delle infrastrutture per la banda larga fissa o mobile è più complessa e costosa. Ora, questo ‘gap’ è stato colmato attraverso la tecnologia satellitare. Per avere una connessione a banda larga, infatti, oltre alle opzioni più note del mobile (2G, 3G, 4G, che coprono il 99,4% della popolazione Ue) e fisse (adsl, vdsl, cavo, fibra, rame, che coprono il 96,1%), ci sono ora 148 satelliti operativi e fornitori d’accesso in ogni Stato membro dell’Ue. Una modalità ancora poco conosciuta, ma che costituisce, secondo Bruxelles, una valida opzione per stare connessi anche a coloro che vivono nelle aree più isolate dell’Unione europea. Per rendere più facile la consultazione delle varie opzioni di accesso digitale, la commissaria Kroes ha lanciato anche un sito internet a natura non commerciale, www.broadbandforall.eu, creato dall’associazione degli operatori satellitari europei (Esoa), accessibile in tutte le lingue ufficiali dell’Unione e dove, per ogni paese, sono indicate le imprese che forniscono abbonamenti a internet via satellite.
I toni entusiastici sono stati poi cautamente raffreddati da Ryan Heath, portavoce della Kroes, il quale, sollecitato sull’analisi dello status generale della copertura internet europea, ha dichiarato: “Non diciamo che oggi sia facile ottenere la qualità di connessione che si vuole, ma che se non altro è garantita la possibilità di avere, in tutta l’Unione europea, almeno un opzione di accesso ad internet per chiunque”. Nonostante sia certamente un notevole risultato a livello sociale, esistono infatti importanti differenze tra Paesi per quanto riguarda i livelli di connettività ad internet. In molti Stati membri, soprattutto dell’est Europa, le opzioni di accesso al web sono ancora limitate e nettamente inferiori rispetto alla media comunitaria.
“L’Europa ha bisogno di connettività alla velocità della luce e non può lasciare indietro nessun cittadino e nessuna azienda, – ha dichiarato la commissaria Kroes – ora che abbiamo la banda larga di base, dobbiamo immediatamente concentrarci sugli investimenti nelle nuove reti ad alta velocità, in modo da diventare un vero ‘continente connesso’”.
Marco Frisone