Venerdì 18 ottobre il Vicepresidente della Commissione europea interverrà allo EU Access to Finance Day. L’evento mira a presentare COSME, il nuovo programma UE per la competitività e l’innovazione 2014-2020
Venerdì 18 ottobre Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’Imprenditoria, interverrà allo EU Access to Finance Day – la Giornata europea per l’accesso ai finanziamenti. L’evento, promosso dalla Commissione europea, mira a presentare COSME, il nuovo programma UE per la competitività e l’innovazione 2014-2020.
A partire dalle ore 9.30, presso lo Spazio Europa a Roma, in via Quattro novembre n. 149, interverranno, tra gli altri, il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato, il Vicepresidente della Banca europea per gli investimenti Dario Scannapieco, il Vicedirettore Generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini, il Direttore generale dell’Associazione bancaria Giovanni Sabatini, il Vicepresidente di Confindustria Aurelio Regina, il Direttore generale del Fondo europeo per gli investimenti Richard Pelly e il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito Mario Baccini. La discussione sarà moderata da Alberto Orioli, vicedirettore de il Sole 24 Ore.
Con un bilancio di 2,3 miliardi, COSME è uno strumento di finanziamento che continua in larga misura le attività dell’attuale programma quadro 2007/2013 per la competitività e l’innovazione (CIP). Il programma si rivolge a: 1) imprese, soprattutto PMI, che beneficeranno di credito e capitali di rischio che altrimenti non sarebbero riuscite a ottenere, 2) aspiranti imprenditori che desiderano creare una propria impresa, 3) pubblica amministrazione, che riceverà assistenza per elaborare riforme volte al miglioramento del contesto per il business.
Nel suo intervento, Tajani chiederà una rapida ed efficacia attuazione di COSME, invitando le istituzioni finanziarie locali a diventarne partner. Alla vigilia dell’iniziativa Tajani ha dichiarato che “la restrizione del credito rappresenta il principale ostacolo per la ripresa, specie in paesi, come l’Italia, con un alto numero di PMI che più soffrono per la mancanza di finanziamenti. L’Europa è in prima linea per sciogliere questo nodo, con più investimenti dai fondi Ue, in sinergia con la BEI e, per un’applicazione meno rigida di Basilea III “.
Gli strumenti europei a disposizione e, l’azione della BEI, hanno dato buoni risultati sul fronte dell’accesso al credito, sostiene una nota della Commissione. Ad esempio, il solo programma CIP, grazie a fondi Ue dati in garanzia per prestiti e venture capital, dal 2009 ha finanziato 250.000 PMI che altrimenti non avrebbero ottenuto credito, con la creazione di circa 220.000 posti di lavoro. Nelle nuove prospettive finanziarie sono aumentati i fondi per l’accesso al credito e il venture capital nel nuovo programma COSME per il 2014/2020. Il 60% dei 2.3 miliardi sono, infatti, destinati a garantire prestiti e venture capital.
L’impatto stimato è di oltre 20 miliardi di prestiti e 4 miliardi di capitali di rischio che beneficeranno a circa 350.000 imprese da qui al 2020. Anche nei fondi regionali Ue 2014/2020 e nel programma per innovazione e ricerca Orizzonte 2020 vi saranno molti più fondi per il finanziamento delle PMI. Per il futuro la BEI, che ha già aperto consistenti linee di credito a favore delle PMI, avrà un ruolo sempre maggiore, anche grazie alla ricapitalizzazione di 10 miliardi attuata a marzo che consente un effetto di leva fino a 180 miliardi di nuovi investimenti. Qualche mese fa la Commissione ha ottenuto di escludere i prestiti alle PMI fino a 1.5 milioni di euro dall’applicazione dei nuovi criteri di capitale di Basilea III.
Perla Ressese