La Commissione europea ha scelto tra oltre 1500 lavori realizzati dagli istituti d’arte dei 28 Stati membri. Malmstrom: “Ci fanno capire che bisogna basarsi su fatti e non su stereotipi”
Una tazza di acqua bollente è solo una tazza di acqua bollente. Una bustina di tè è solo una bustina di tè. Insieme però creano un mix perfetto. Così lo studente italiano Andrea Raia ha pensato di fermare in un’immagine il contributo dei migranti alla costruzione della società europea. Un’idea che gli è valsa uno dei premi che la Commissione europea ha voluto assegnare con il concorso “Migrants in Europe”.
La competizione era rivolta agli studenti di 777 scuole d’arte, grafica e comunicazione dei 28 Stati membri, invitati a produrre un lavoro artistico per riflettere sul ruolo dei migranti in Europa. Ogni scuola poteva presentare uno o più lavori in tre diverse categorie: poster, fotografia e video.
Andrea, studente della Fondazione Accademia di Comunicazione di Milano, con la sua bustina di tè che sta per immergersi nella tazza, ha vinto il premio per il miglior poster. Il premio per la migliore fotografia è andato ad una scuola belga per un’immagine scattata in un centro di accoglienza di Bruxellles, mentre ad aggiudicarsi il riconoscimento per il miglior video è stato un istituto estone, che ha raccontato la storia di una migrazione familiare. Oltre a quello per il miglior poster un altro riconoscimento è andato all’italiana Accademia di Comunicazione: il premio “Nicolas Genevay”, assegnato a Giulia Riccardi e Andrea Dell’Osa per un originale video contro i pregiudizi. Grazie al riconoscimento, ognuna delle tre scuole si è aggiudicata un premio di 10 mila euro, da usare per scopi educativi.
La Commissione ha ricevuto oltre 1500 lavori, tra cui delle giurie nazionali hanno fatto una prima selezione per Paese. Tra queste una giuria europea ha poi selezionato i 27 finalisti tra cui sono stati scelti i tre vincitori, uno per categoria.
“Mi fa piacere che così tanti giovani professionisti di talento abbiano deciso di prendere parte al concorso” ha commentato la Commissaria Ue per gli affari interni, Cecilia Malmstrom. I lavori dei ragazzi, ha aggiunto, “ci fanno capire che il nostro atteggiamento nei confronti della diversità e dell’immigrazione dovrebbe basarsi sui fatti e non sugli stereotipi”.
Dopo la premiazione avvenuta ieri a Bruxelles, i lavori rimarranno esposti per tutto il mese di ottobre nell’edificio della Commissione europea. Tutte le opere dei finalisti sono visibili anche sul sito http://www.migrantsineurope.eu
Guarda il video italiano “Break the circle”, che ha ricevuto il riconoscimento “Nicolas Genevay”