Il premier: Abbiamo deciso col governo greco di farne il centro del nostro lavoro nel 2014
Barroso: Siamo pronti a mobilitare fino a 30 milioni di euro in più nel 2013 per i rifugiati in Italia
Il 2014 per l’Unione europea dovrà essere l’anno dell’immigrazione, e il prossimo vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell’Ue dovrà discutere del tema. Lo chiede il presidente del Consiglio, Enrico Letta, dopo la visita a Lampedusa compiuta con il suo vice, Angelino Alfano, il Presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, e il commissario europeo per gli Affari interni, Cecilia Malmstrom. “Ne ho già parlato con Barroso, e prossimamente parlerò con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, per chiedere che il prossimo vertice del Consiglio europeo discuta del tema dell’immigrazione, che non era previsto”.
Letta chiede un cambio di agenda per l’appuntamento del 24 e 25 ottobre prossimo, e rivede anche quella della presidenza italiana di turno dell’Ue. Inizialmente incentrata alla lotta alla disoccupazione, specie quella giovanile, l’attività che a Roma si intendeva dedicare nel corso del semestre di presidenza italiana sarà dedicata – se solo o anche questo Letta non lo spiega – all’immigrazione. “Abbiamo deciso, con la Commissione Ue e con il governo greco, una lavoro congiunto per fare del 2014 l’anno in cui il tema di cui stiamo vivendo la drammaticità con tragedia di Lampedusa sia centrale”. Saranno proprio Grecia e Italia infatti a detenere i due semestri di presidenza Ue nel prossimo anno.
Un appello raccolto da Barroso, che sfoggia un fluente italiano per annunciare che la Commissione europea, già da adesso, “è pronta a mobilitare fino a trenta milioni di euro di risorse aggiuntive per il 2013 per aiutare i rifugiati in Italia”. Per il futuro, quanto appena accaduto a Lampedusa “deve farci percepire che il problema è di tutti quanti in Europa”, e che anche per questo motivo “l’Europa non può girarsi dall’altra parte quando ci sono barche che affondano”.