La commissione Trasporti – con lo zampino delle lobby – approva la mozione che chiede di non adottare modifiche al regolamento. Allarme di Kallas: “Ora a rischio la sicurezza”
Le proposte di revisione delle regole per il riposo dei piloti e del personale di bordo degli aerei messe a punto dalla Commissione europea vengono bocciate dal Parlamento. La commissione Trasporti ha approvato la mozione di Verdi e Gue che chiedeva il ritiro del provvedimento, esprimendosi contro l’esecutivo comunitario. Approvata con 21 voti a favore e 13 contrari, la mozione per il ritiro del testo ha visto il voto anche di esponenti di altri gruppi, con lo strappo istituzionale consumato dunque dalle diverse anime del Parlamento europeo. Oltre a Verdi e Gue a votare il testo anche esponenti di Ppe, Alde, e S&D. Ora per il commissario europeo ai Trasporti, Siim Kallas, si aprono due strade: ritiro del testo senza dibattito in plenaria, o discussione dell’Aula nella speranza di un voto che ribalti quello di commissione e rimandare indietro il provvedimento – respinto dalla commissione Trasporti senza essere nemmeno discusso – per un esame approfondito e un nuovo voto di commissione.
Attualmente non esiste una normativa europea per il personale di bordo degli aerei. Spetta ai singoli stati e alle autorità nazionali definire le regole, e a livello europeo si contano dunque ventotto legislazioni differenti sulla stessa materia. Per armonizzare il settore, la Commissione europea ha proposto regole standard uguali per tutte, da applicare a livello comunitario sulla base di consultazioni con l’Easa, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea. Ma Gue e Verdi, nella loro proposta di ritiro del testo, sostengono che “la Commissione europea è andata oltre il suo mandato”, interferendo di fatto con gli stati membri. Inoltre, si contesta alla Commissione europea di “non avere basi scientifiche a sostegno” della sua proposta di regolamento. Nella mozione approvata si contesta, in sostanza, il fatto che non sia dimostrabile che le attuali regole influiscano sulla sicurezza in volo. Tra le richieste di Kallas la riduzione del periodo massimo di servizio da 11 ore e 45 a 11 ore, dalle 17:00 alle 5:00, l’aumento del riposo per piloti e personale di bordo da due a cinque giorni a seconda dei voli intercontinentali. Al fine di assorbire gli effetti del fuso orario, la Commissione europea proponeva di legare alla permanenza nel diverso continente il riposo da scontare al momento del ritorno. Per avere un’idea della portata delle modifiche basti pensare che attualmente, in Italia, sono previste appena 19 ore di riposo tra un viaggio intercontinentale e l’altro. Il concetto di fondo della proposta è aumentare le ore di riposo diminuendo quelle lavorative, in nome di una maggiore sicurezza dei voli. Un concetto osteggiato però dalla associazioni dei piloti e del personale di bordo, che vedono in queste misure una perdita di competitività al personale di paesi extra-Ue che lavorano a ritmi più serrati di quelli che propone la Commissione Ue.
Il risultato del voto in commissione Trasporti è, secondo la direzione generale per la Mobilità, dovuto alla “forte attività di lobby” di Eca (European cockpit association), l’associazione europea degli addetti alle cabine di pilotaggio, e di Etwf (European transport workers’ federation), l’associazione degli impiegati nel settore trasporti a cui aderisce, per l’Italia, la Filt-Cgil. Eca ed Etwf avrebbero condotto lanciato “continui messaggi sbagliati” circa l’inadeguatezza delle proposte, sabotando le proposte dell’esecutivo comunitario. “Questo voto mette a rischio misure chiave per l’aumento della sicurezza nel settore dell’aviazione civile”, il commento del commissario europeo per i Trasporti, Siim Kallas. “Con le regole che proponiamo vogliamo consolidare la sicurezza dei voli europei, ma per farlo abbiamo bisogno di un dibattito basato sui fatti e non su false affermazioni o dichiarazioni fuorvianti”. Per questo Kallas vuole condurre “un dibattito trasparente coi deputati europei prima del voto in plenaria”. In plenaria il testo bocciato dalla commissione Trasporti approderà a ottobre, in una delle due sessioni in programma (una dal 7 al 10, un’altra da 21 al 24). Bernadette Vergnaud (S&D), mette in guardia Kallas. “La Commissione – afferma l’europarlamentare francese – ha oltrepassato il suo mandato. Ora decida lei: o ritira il testo o respingeremo ancora questa proposta in sessione plenaria”.
Alfonso Bianchi