Restiamo il paese con il maggior numero di motocicli registrati ma, nel mese di agosto, il mercato soffre cali di vendite superiori a qualsiasi altro paese della zona europea
Con la fine del periodo estivo, il mercato europeo di motociclette e ciclomotori ha fatto segnare un generalizzato calo delle vendite, con una media europea di circa 15 punti percentuali persi. Un dato che cresce ulteriormente, arrivando a raddoppiare, se comparato con lo stesso periodo del 2012 (-30,8%).
Un’analisi dell’Acem (l’associazione che rappresenta a livello europeo gli interessi dei produttori di motocicli e ciclomotori) mostra che il calo di vendite è generalizzato e diffuso nella stragrande maggioranza dei paesi membri dell’Unione. Tuttavia, è soprattutto il dato italiano a colpire. In Italia, questo brusco stop alle vendite di motocicli è stato di gran lunga il più evidente (-31%). Nonostante ciò, l’Italia continua ad essere il paese europeo con il maggior numero di motociclette registrate nel corso dell’anno (oltre 120.000), seguita da Germania (110.799) e Francia (108.731).
Per quanto riguarda il mercato dei ciclomotori, esso sembra dover affrontare cambiamenti ancora più profondi. Il calo di vendite è più marcato rispetto a quello cui deve far fronte l’industria della motocicletta. Anche per quanto riguarda i ciclomotori, l’Italia fa segnare il calo di vendite più evidente: -38%. Nonostante una diminuzione delle vendite di 16,8% punti percentuali da inizio anno, la Francia rimane il principale mercato per i ciclomotori nella UE, mentre i Paesi Bassi superano al secondo posto la Polonia. Solo quinta, per numero di registrazioni di ciclomotori, l’Italia, scalzata anche dalla Germania.
Ezio Baldari