E chi lo dice che le notizie sull’Unione europea interessano poco gli italiani? Ormai da settimane ai quattro angoli dello Stivale si condivide, si dibatte e ci si indigna su una notizia arrivata dritta dritta da Bruxelles. A risvegliare la passione dei nostri compatrioti per il dibattito comunitario una notizia che potrebbe stravolgere la vita di tutti, nessuno escluso: l’Unione europea multa l’Italia per l’uso del bidet e ordina perentoria che l’inviso sanitario sia fatto sparire al più presto da locali pubblici e abitazioni private.
Una bufala, ovviamente, ma che ormai da giorni rimbalza impazzita su siti web e social network. “L’Europa se la prende con l’abitudine a suo dire tutta italiana di utilizzare il bidet, strumento igienico ritenuto dalla maggioranza degli Stati Membri assolutamente inutile e colpevole di un eccessivo spreco di acqua e spazio” recita il lancio dell’agenzia “Ansia Press”. Non manca nemmeno un commento del presidente della Commissione in persona: “L’Italia si adegui e li elimini tutti”, ordina categorico Josè Manuel Barroso. Alle parole poi seguono i fatti: il nostro Paese, avvisano allarmati blog e siti internet, dovrà anche pagare una multa di 50 mila euro, per non avere applicato una non meglio specificata “direttiva europea”.
A corredo dell’articolo anche fantasiosi commenti politici. Matteo Renzi, secondo quanto riportato, innalza il bidet a simbolo di coesione per il continente: “L’abolizione potrebbe rappresentare un primo passo verso un’Europa che non si senta unita solo dalla moneta”, dichiara sempre ad Ansia Press. Per la Lega, invece, il problema non sussiste: “Per il popolo celtico – commenta un orgoglioso Calderoli – non è mai stato un problema fare a meno del bidet e noi Padani ci laviamo nelle limpide acque del nostro Po”.
Impossibile, davanti a tanto, non accorgersi che si è di fronte ad una bufala colossale? A quanto pare no. Le condivisioni, solo su uno dei moltissimi siti internet che riprendono la notizia ammontano a più di 43 mila. E ad accompagnare l’articolo, accanto a qualche commento scettico e reazione divertita, non si contano le voci indignate di chi è pronto ad alzare barricate in difesa dell’italica abitudine igienica.
“I bidet non si toccano!” esclama combattiva Antonella su Facebook. E a darle ragione ci sono ben 1.108 “mi piace”. E poi ci sono insulti per Barroso e per la Comunità europea che non “valorizza le differenze culturali”, commenti sprezzanti “sull’abitudine tutta nord europea di lavarsi poco e avere un’igiene da terzo mondo” e addirittura qualche preoccupazione per i costruttori di bidet che si troveranno presto senza lavoro. Potere di internet o forse di una lettura superficiale. Fatto sta che per una volta il dibattito europeo ha davvero infiammato gli italiani. Speriamo capiti anche per altre notizie. Magari vere.
Letizia Pascale