La Commissione entra nel dettaglio degli aiuti europei: dato alloggio a più di 7 milioni di sfollati
L’Unione è il principale fornitore di aiuti umanitari per il Paese sconvolto dalla guerra civile
L’Unione europea è il principale donatore internazionale per la Siria, il soggetto che più di tutto sta aiutando la popolazione colpita dalla guerra civile in atto. Di per sé non è una novità: nelle ultime settimana il concetto è stato più volte espresso da componenti diversi dalla Commissione europea. Oggi però l’esecutivo comunitario offre cifre nuove, vale a dire le cifre generate dai quasi due miliardi di euro messi a disposizione dall’Ue (sono 1,8 miliardi, per la precisione). Il contributo messo a disposizione dall’Europa ha già permesso di trovare rifugio e alloggio temporaneo a oltre sette milioni di persone, rifornite anche di generi di prima necessità quali coperte, stoviglie, combustibile per riscaldamento. “Almeno” 4,6 milioni di persone tra Siria e rifugiati in Giordania, Libano e Iraq, stanno ricevendo assistenza alimentare.
Ancora, la Commissione Ue stima che “almeno” 780mila bambini dislocati tra Siria, Turchia, Giordania e Libano stiano ricevendo istruzione adeguata al sistema scolastico siriano – soprattutto nei campi profughi – e si calcola che nel 2014 altri 1,8 milioni di bambini potranno continuare ad avere accesso all’istruzione. Per permettere il ‘piano d’educazione’ a sostegno della popolazione colpita dalla guerra, con i fondi Ue oltre 10mila insegnanti sono stati preparati a fornire lezioni secondo il modello d’insegnamento siriano o a garantire sostegno psicologico, e per il 2014 questo speciale corpo docente crescerà di ulteriori 4mila unità. Non finisce qui: con appositi programmi si sta garantendo protezione a 300mila tra donne e bambini, come impegno alla difesa delle fasce più deboli della società. Inoltre 85 associazioni della società civile forniscono assistenza agli sfollati in Siria e nei paesi limitrofi, oltre a garantire assistenza a 400 tra giornalisti, blogger e attivisti.
“L’Unione europea sta compiendo uno sforzo immane per aiutare quanti hanno bisogno di aiuto, ma una somma straordinaria come quella messa a disposizione non basta”, lamenta il commissario europeo per la Cooperazione internazionale, Kristalina Georgieva, che chiede alla comunità interazionale di “fare di più” per aiutare la popolazione siriana. L’Europa comunque “continuerà ad aiutare i siriani in questi tempi difficili”, assicura il responsabile Ue per l’Allargamento, Stefan Fule.
Renato Giannetti