Serve a completare la manovra correttiva da 11,2 miliardi, senza la quale il Parlamento non voterà il nuovo bilancio settennale
La Commissione ha presentato la seconda proposta di bilancio rettificativo per il 2013, chiedendo di mettere sul piatto 3,9 miliardi di euro. Si tratta della seconda tranche che costituisce la proposta di manovra correttiva da 11,2 miliardi per il budget relativo all’anno in corso, e a cui è legato il destino del quadro finanziario pluriennale 2014-2020. Nei mesi scorsi l’esecutivo comunitario ha denunciato la necessità di stanziare altri 11,2 miliardi per permettere all’Unione europea di tener fede agli impegni di pagamenti, e gli Stati membri hanno deciso di garantirne solo 7,3 miliardi. Una decisione non piaciuta al Parlamento europeo, che ha legato il proprio consenso alla proposta di bilancio settennale 2014-2020 alla garanzia di manovra correttiva piena, vale a dire allo stanziamento di tutti gli 11,2 miliardi richiesti dalla Commissione. Oggi la stessa Commissione ha presentato la proposta emendativa da 3,9 miliardi, la parte mancante del bilancio rettificativo. Si tratta di un procedimento tecnicamente necessario, dato che il Parlamento e il Consiglio per votare una proposta emendativa di bilancio hanno bisogno di una proposta della Commissione.
Dei 3,9 miliardi richiesti il grosso sarà destinato alla politica di coesione (3,1 miliardi). La Commissione intende destinare 344 milioni agli strumenti per la crescita e l’occupazione – con particolare attenzione alla ricerca e al sostegno delle piccole e medie imprese – e 121 milioni per il sostegno umanitario. Ora la proposta deve essere approvata da Consiglio e Parlamento, e in tempi rapidi. Fonti Ue spiegano che la proposta deve essere votata dal Parlamento al più tardi in occasione della sessione plenaria di novembre. “Dicembre sarebbe troppo tardi”, rilevano da Bruxelles. Dato che l’ultima parola spetterà al Parlamento, il Consiglio Ue dovrà esprimersi anche prima. L’agenda del consiglio Affari generali in programma a Bruxelles lunedì prossimo è già definita, ma potrebbe essere modificata per permettere quanto meno una prima discussione a livello ministeriale.
“Non ho mai smesso di ripetere che i budget approvati non permetteranno in alcun modo all’Unione europea di far fronte alle domande legittime dei suoi beneficiari”, ha detto il commissario europeo per la Programmazione di bilancio, Janusz Lewandowski. “Le stime indicano che abbiamo bisogno di risorse supplementari per onorare i nostri obblighi, e questo budget rettificativo è particolarmente importante anche in quanto è una precondizione per l’adozione del prossimo bilancio settennale dell’Ue”. Per questi motivi, aggiunge, “non ho dubbi che gli Stati membri e il Parlamento europeo adotteranno rapidamente questa rettifica di bilancio”.
Renato Giannetti