La relazione sull’indigenza nel mondo, copre il periodo 2004-2012 ed elenca i principali obiettivi raggiunti e da raggiungere
Il Presidente Barroso: “l’eradicazione della povertà entro la prossima generazione è possibile”
Negli ultimi dieci anni, attraverso i finanziamenti dell’Unione europea, quasi 14 milioni di alunni hanno potuto frequentare le scuole primarie, più di 46 milioni di persone hanno beneficiato di contributi economici o di risorse a sostegno della loro sicurezza alimentare, e oltre 7,5 milioni di nascite sono state assistite da operatori sanitari qualificati, contribuendo così a salvare le vite di madri e bambini. Questi sono solo alcuni dei dati pubblicati oggi dalla Commissione europea sui risultati ottenuti dall’ Ue nella lotta alla povertà globale.
La relazione, copre il periodo 2004-2012 e arriva proprio alcuni giorni prima di un evento delle Nazioni Unite a New York durante il quale saranno discussi l’elaborazione di un’efficace agenda globale per lo sviluppo post-2015, e strategie su come dare impulso a nuove iniziative contro la povertà. José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea, prenderà parte alla manifestazione e sarà accompagnato dal commissario allo sviluppo, Andris Piebalgs e dal commissario per l’ambiente Janez Potočnik .
Sull’impegno dell’Unione nella battaglia contro l’indigenza, il presidente José Manuel Barroso ha dichiarato: “Il mondo ha fatto progressi impressionanti nella lotta alla povertà e possiamo essere orgogliosi del contributo dell’Unione europea a questo grande successo. Io credo fermamente che l’eradicazione della povertà entro la prossima generazione è possibile. La mia visione è quella di un mondo dove tutti vivono in dignità e prosperità, con accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari, all’energia così come a istruzione e sanità; un mondo in cui i diritti umani fondamentali sono universalmente rispettati e dove lo sviluppo è sostenibile.”
Nel 2010, il Presidente Barroso aveva annunciato l’impegno dell’Ue in una speciale iniziativa europea da un miliardo di euro per aiutare i paesi a raggiungere alcuni degli obiettivi più lontani – la fame, la salute materna, la mortalità infantile e l’accesso all’acqua e ai servizi igienici. Oggi, quasi 50 paesi ricevono aiuti nell’ambito di questo impegno.
L’impegno dell’Ue tuttavia è focalizzato soprattutto nel futuro, ed in particolare dopo il 2015. Sull’importanza della sfida contro l’indigenza nel lungo termine, il commissario Andris Piebalgs ha dichiarato: “L’UE è il principale donatore del mondo e il nostro lavoro ha davvero fatto la differenza per la vita di milioni di persone. Noi continueremo a fare quanto possibile per garantire che gli Obiettivi del Millennio per lo Sviluppo (OSM) siano raggiunti entro il 2015. Mi aspetto che a New York la comunità internazionale trovi un accordo per un programma che continui gli attuali sforzi contro la povertà dopo il 2015 e affronti le future sfide dello sviluppo sostenibile. L’Unione europea è determinata a contribuire a garantire una vita dignitosa per tutti entro il 2030 e oltre”.
Marco Frisone
Per maggiori informazioni su gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM) e sull’agenda di sviluppo globale post-2015: