Il presidente del Think Tank D’Alema: “L’austerità ha prodotto già abbastanza guai”
Toia (S&D): “Abbiamo un nuovo progetto, che parte da Ong, sindacati e imprese”
La disoccupazione, in particolare tra i giovani, è a livelli senza precedenti in Paesi come Spagna, Italia, Grecia ma anche in Svezia. I tassi di crescita economica sono lenti in tutta Europa e le disuguaglianze tra genere e persone di diverse origini, tra le differenti regioni e Paesi europei sono aumentate notevolmente. L’Europa deve porsi in una traiettoria di sviluppo in cui la solidarietà, in termini di creazione di posti di lavoro, crescita equa e sostenibile e riduzione delle disparità tra i cittadini, torni nell’agenda politica. È quanto è emerso dalla due giorni “Beyond austerity: building European solidarity”, organizzata a Bruxelles della Fondazione di Studi Progressisti sull’Europa (Feps), il Think Tank vicino al Partito socialista europeo, e a cui hanno partecipato economisti, esponenti della società civile e politici.
Massimo D’Alema, presidente del Feps, ha aperto l’incontro affermando: “L’austerità ha prodotto già abbastanza guasti in Italia e in Europa, senza contare il fatto che, oltre ad avere fatto dell’Europa il fanalino di coda della ripresa, ha aumentato la povertà e la disuguaglianza e ha fatto crescere il debito pubblico di tutti i Paesi coinvolti”. L’ex premier ha anche accennato alle prossime elezioni europee e ha sottolineato che è necessaria una maggiore coesione delle forze progressiste per cambiare l’assetto europeo e le politiche di austerità. “I progressisti devono presentarsi alle prossime elezioni con una proposta alternativa, già a partire da un nome. L’auspicio è che il Presidente della Commissione abbia un’investitura dei cittadini attraverso la mediazione del Parlamento”.
Al centro del dibattito sono stati i temi dell’innovazione e della crescita, la creazione di nuovi posti di lavoro, la costruzione di una solidarietà europea, il desiderio di aumentare le opportunità di lavoro per le donne e i giovani. Secondo i partecipanti il mondo progressista deve essere vicino alle imprese, alle piccole e medie imprese e alla cooperazione e all’impresa sociale in generale. Patrizia Toia, eurodeputata dei Socialisti e Democratici, è intervenuta al panel sulla strategia sociale e ha affermato che “la strategia proposta dal nostro Gruppo in preparazione alle elezioni, si basa su un approccio sociale ed economico alternativo e nasce in collaborazione e nel dialogo non solo con le Ong e i sindacati, ma anche con il mondo delle imprese”. Ma la solidarietà non deve essere solamente all’interno dei confini europei, come ha evidenziato Hannes Swoboda, presidente dei S&D, ma deve guardare anche agli immigrati e al dramma dei rifugiati: “Come i profughi della Siria di cui molti politici non parlano mai”.
Irene Giuntella