Il commissario agli Affari economici e monetari in audizione al Parlamento italiano: “La stabilità politica è fondamentale. L’incertezza frena gli investimenti e la ripresa necessaria”
Toia (S&D): “Fa maesto, Italia manterrà impegni”. La Via (Ppe): “Getta benzina sul fuoco”
La Commissione europea non condivide la scelta del governo di esentare le prime case dal versamento dell’Imu e rinnova all’Italia la richiesta di spostare il carico fiscale dai fattori di produzione, come è il lavoro, verso altri cespiti.
L’avvertimento arriva dal commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, nel corso di un’audizione in Parlamento italiano.
“La recente decisione di abolire l’Imu sulle prime case per il 2013 ha suscitato e suscita preoccupazione”, ha detto Rehn sottolinenando che la Commissione “ha il dovere di chiedere correzioni” quando gli Stati membri dell’Unione europea prendono decisioni non coerenti con gli impegni assunti a Bruxelles.
A fine agosto il governo ha approvato un decreto che cancella la prima rata dell’Imu sulle abitazioni principali, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Il 15 ottobre l’esecutivo si è impegnato a presentare un decreto per cancellare anche il saldo di dicembre. L’impatto dell’operazione è di quasi 5 miliardi sul bilancio del 2013.
“Sia in Italia che in Europa dobbiamo avviare le riforme. Ci vuole una forte volontà ma non c’è margine manovra. Un fattore fondamentale è la stabilità politica. Nel caso dell’Italia l’incertezza politica frena gli investimenti e la ripresa necessaria”, ha detto Rehn.
TOIA (S&D): “REHN FA IL MAESTRO, MA ITALIA MANTERRA’ IMPEGNI” – “Rehn, con uno stile che adotta spesso, è stato troppo ‘maestro’ e troppo pessimista sull’Italia. Il nostro Paese ha un governo capace di garantire rispetto degli impegni e congruità delle scelte.” Questo il commento di Patrizia Toia, eurodeputata del Partito Democratico. “Quanto alla valutazione sull’abolizione dell’Imu – ha proseguito Toia – è pur vero che le raccomandazioni di maggio della Commissione suggerivano di privilegiare l’alleggerimento delle tasse sul lavoro, ma sappiamo anche, e dovrebbe saperlo anche Olli Rehn, che i Parlamenti e i Governi degli Stati membri hanno un’autonomia di scelta e una responsabilità politica che va rispettata ”.
LA VIA (PPE): “GETTA BENZINA SUL FUOCO” – Critico anche Giovanni La Via, capo delegazione italiana del Ppe al Parlamento europeo, secondo cui “le parole di Rehn sull’Imu e sulla situazione economica italiana, oltreché delle finanze statali, di certo potevano essere misurate meglio, evitando l’effetto di gettare benzina sul fuoco”.
(Con fonte Reuters Italia)