Ieri era stato il Presidente Schulz a parlare del caso dopo l’incontro con Grasso
“Voto segreto? Ogni Camera e ogni Paese ha i suoi regolamenti, si rispettino quelli italiani”
La vicepresidente della Commissione europea Viviane Reding ha “fiducia nel funzionamento della giustizia, nei partiti politici e nei senatori eletti in Italia, come in tutti i Paesi membri”. Lo ha dichiarato stamattina nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo a una domanda sull’interdizione dai pubblici uffici di Silvio Berlusconi. La commissaria, responsabile del dossier Giustizia, sollecitata sulla prossima votazione del Senato italiano, ha poi aggiunto: “Confido che venga presa una decisione nell’interesse di un uso indipendente della giustizia. L’interdizione dai pubblici uffici è regolamentata dal sistema giudiziario nazionale, non esistono atti europei in materia per il momento”.
Ieri era stato il Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, ad esprimersi sull’argomento durante un suo incontro con il presidente del Senato italiano Pietro Grasso. Nello specifico, il Schulz aveva commentato le dichiarazioni di Renato Schifani, predecessore di Grasso, il quale aveva fatto riferimento all’Assemblea di Strasburgo come esempio da seguire per applicare la regola del voto segreto sul caso Berlusconi. “Sarei felicissimo se il regolamento della camera di Bruxelles fosse applicato in tutti i parlamenti nazionali dell’Ue – ha replicato il tedesco – ma non è così: il Senato italiano e l’Europarlamento hanno ognuno il proprio regolamento”.
Schifani aveva citato l’Art.169 del Regolamento dell’Europarlamento che permetterebbe di passare dal voto palese a votazioni a scrutinio segreto nel caso in cui almeno un quinto dei deputati ne faccia richiesta. Si tratta però di una norma che riguarda solo le procedure di nomina del Parlamento europeo.
“Il Senato italiano ha il suo regolamento e il Parlamento europeo ha il proprio”. “Immaginate – ha detto Schulz ai cronisti – che cosa succederebbe se io, come presidente dell’Europarlamento, dicessi che su un caso che mi sta a cuore posso ricorrere alle regole del Senato italiano. Non si può attingere ‘a la carte’ al regolamento del Parlamento europeo. Il presidente Grasso – ha concluso – ha spiegato quali sono le regole del Senato italiano e io non ho nulla da aggiungere”.
Il presidente del Senato aveva ricordato poco prima che al voto sulla decadenza di Berlusconi si applica la regola del voto segreto, ma che questa regola si può cambiare a maggioranza.
Marco Frisone