Il tribunale dell’Ue ha inflitto al celebre marchio italiano un’ammenda di 4,5 milioni di euro
Con Cisal, Mamoli, Pozzi Ginori, Zucchetti e altri coordinava gli aumenti di prezzi
Il Tribunale dell’Unione europea ha inflitto ammende per un importo totale pari a più di 622 milioni di euro a 17 produttori di ceramiche sanitarie e rubinetteria per aver creato una sorta di ‘cartello’ per battere la concorrenza. Tra queste imprese ci sono anche le italiane Cisal, Ideal Standard Italia, Mamoli, Pozzi Ginori e Zucchetti. Secondo la Commissione, tali imprese hanno partecipato regolarmente a riunioni anti-concorrenziali nel corso di diversi periodi compresi tra il 16 ottobre 1992 e il 9 novembre 2004 in Germania, Austria, Belgio, Francia, Italia e Paesi Bassi. La Commissione ha concluso che il coordinamento degli aumenti annuali di prezzo e di altri elementi rientranti nella fissazione dei prezzi nonché la divulgazione e lo scambio di informazioni commerciali riservate, cui avevano proceduto tali imprese, configuravano un’intesa. A parere della Commissione, i prodotti interessati da detta infrazione erano gli articoli di rubinetteria, i box doccia e accessori nonché gli articoli sanitari in ceramica.
Talune società sanzionate dalla Commissione hanno proposto ricorso dinanzi al Tribunale chiedendo l’annullamento della decisione della Commissione o la riduzione delle ammende inflitte.
Il Tribunale ha annullato parzialmente la decisione della Commissione nei confronti della Trane Inc., della Wabco Europe e della Ideal Standard Italia Srl. La Commissione aveva fissato un’ammenda di 259 milioni di euro per la Trane Inc., di 45,06 milioni per la Wabco Europe e la Trane Inc. a titolo solidale e di 12,32 milioni per Ia Ideal Standard Italia Srl, la Wabco Europe e la Trane Inc a titolo solidale. Il Tribunale ha ridotto le ammende inflitte a tali società in quanto esse, sul solo mercato italiano degli articoli sanitari in ceramica, hanno partecipato all’infrazione unicamente dal 12 maggio 2000 al 9 marzo 2001, invece che nei periodi significativamente più lunghi presi in considerazione dalla Commissione. Di conseguenza l’ammenda è fissata a: Trane Inc. 92,66 milioni, Wabco Europe e della Trane Inc 15,82 milioni a titolo solidale e quella della Ideal Standard Italia, della Wabco Europe e della Trane Inc. 4,52 milioni a titolo solidale.
Per quanto riguarda la Sanitec Europe Oy, la Keramag Keramische Werke AG, la Koralle Sanitärprodukte GmbH, la Koninklijke Sphinkx BV, la Allia SAS, la Produits Céramique de Touraine SA (PCT) e la Pozzi Ginori SpA, il Tribunale annulla, anzitutto, la decisione della Commissione nella parte in cui essa ha concluso, a torto, che la Allia SAS e la PCT avevano partecipato all’intesa sul mercato francese tra il 25 febbraio 2004 e il 9 novembre 2004. Il Tribunale ritiene poi che la Pozzi Ginori SpA abbia preso parte all’infrazione tra il 14 maggio 1996 e il 9 maggio 2001. Infine, a causa dell’annullamento delle ammende inflitte rispettivamente alla Allia e alla PCT, il Tribunale annulla la decisione della Commissione nei limiti in cui il totale dell’ammenda 57,69 milioni, imposta alla Sanitec Europe, alla Keramag Keramische Werke, alla Koralle Sanitärprodukte, alla Koninklijke Sphinx e alla Pozzi Ginori supera l’importo di 50,58 milioni di euro. Il tribunale ritiene che quest’ultimo importo costituisca una sanzione appropriata che consente di reprimere in modo adeguato e dissuasivo il comportamento anticoncorrenziale di tali società.
Ezio Baldari