Il commissario agli Affari economici: “Roma deve concentrarsi sulle riforme economiche”
Il presidente del Consiglio: “Siamo all’altezza della sfida. Non sono preoccupato”
Il governo dell’Italia “ha preso degli impegni chiari” sul da farsi, e ora la Penisola “deve concentrarsi sulle riforme economiche”. Lo ha affermato il Commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, giungendo all’Eurogruppo informale a Vilnius, in Lituania, paese che ha la presidenza di turno dell’Ue. Nelle sue prime dichiarazioni a margine dei lavori, l’eurocommissario si è concentrato soprattutto sulla Francia, dopo che nei giorni scorsi il ministro delle finanze Pierre Moscovici ha annunciato che il paese sforerà l’obiettivo di riduzione del rapporto deficit-Pil 2013 (3,7%). Rehn ha detto di voler sapere come Parigi intenda reagire a questi peggioramenti sulla dinamica di bilancio, e come intenda “compensare l’incremento sui costi del lavoro legato alla riforma delle pensioni”.
A stretto giro la risposta del presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ha detto che ci sono “tutte le condizioni” perché l’Italia non sfori il tetto del 3% del rapporto tra deficit e Pil. “Sono convinto che siamo tutti all’altezza della sfida”, ha aggiunto il premier riferendosi all’allarme lanciato dal commissario europeo, Rehn. Intervenuto dopo un sopralluogo nel cantiere dell’Expo 2015, il presidente del Consiglio Enrico Letta ha detto di non essere “preoccupato” per l’allarme lanciato dal commissario europeo Olli Rehn sul rischio che l’Italia sfori il tetto del 3% nel rapporto tra deficit e Pil. “Sono convinto che il buonsenso prevarrà – ha detto il premier -, però ce ne è bisogno. L’allarme di Rehn è legato al tema dell’instabilità, sono convinto che siamo tutti all’altezza della sfida e che ciò non accadrà. Ci sono tutte le condizioni perché non si sfori il 3%, il come dipende dalla capacità di mantenere i tassi in decrescita”.
“Il tema del deficit – ha ribadito Letta – è legato a una questione: mantenere stabilità e questo significa che i tassi scendono, che lo spread si abbassa, che il costo del debito è più basso e che stiamo dentro i parametri. Se viceversa c’è instabilità vuol dire che dovremo tenere conto della situazione diversa”.
Fonte TmNews