Stamattina è arrivato da Strasburgo il via libera definitivo al nuovo sistema Ue di supervisione bancaria. L’approvazione della proposta legislativa arriva al termine di un periodo di discussione tra la Banca centrale e i deputati europei per trovare un accordo dettagliato sui criteri della responsabilità della supervisione, i due testi legislativi di Marianne Thyssen (PPE) e Sven Giegold (Verdi/ALE) sono stati approvati a grande maggioranza. Circa 150 tra le più grandi banche europee saranno monitorate dalla Bce e l’Aula di strasburgo non vuole che Francoforte possa riunire tutti i poteri nelle sue mani, senza che gli eletti dai cittadini possano dire la loro sulle scelte del board.
Dopo che lo scorso aprileun primo accordo sul sistema di supervisione era stato raggiunto, l’assemblea parlamentare europea ha avviato i negoziati con l’Eurotower per garantire che l’autorità di supervisione fosse democraticamente responsabile e trasparente. Il nuovo sistema di controllo comporta, infatti, il trasferimento di notevoli poteri di vigilanza bancaria dal livello nazionale a quello comunitario e i deputati – sia a livello europeo che a livello nazionale – hanno particolarmente insistito sul fatto che un tale trasferimento di competenze avrebbe richiesto un commisurato controllo democratico del nuovo supervisore. A seguito di questo dialogo, il Parlamento europeo ha ottenuto garanzie che hanno consentito l’approvazione odierna dei due testi legislativi.
Secondo la nuova normativa votata, l’Aula avrà ampio accesso a tutta una serie di informazioni, in particolare attraverso la ricezione di un rapporto completo delle riunioni del Comitato di Supervisione, incluso un elenco commentato delle decisioni assunte. Il Presidente del Comitato di Supervisione sarà inoltre tenuto a comparire regolarmente davanti al Parlamento. Per rafforzare il profilo democratico del nuovo sistema, l’assemblea comunitaria avrà anche il potere, insieme al Consiglio, di approvare il presidente e il vicepresidente del Comitato di Supervisione e di richiederne la rimozione. I deputati europei potranno inoltre investigare su possibili errori da parte del supervisore e porre domande dirette all’autorità di vigilanza per iscritto e ricevere rapidamente una risposta.
Il Presidente dell’esecutivo di Bruxelles, José Manuel Barroso, ha ribadito che “questo rappresenta il primo passo verso una futura unione bancaria” e per questo “il risultato della votazione è estremamente positivo”. “Il 15 settembre saranno cinque anni dal fallimento della Lehman Brothers. Questo evento ha causato la più grande crisi finanziaria globale della storia moderna. Cinque anni dopo, la crisi non è ancora del tutto alle nostre spalle, ma molto è stato fatto per mettere il settore finanziario europeo di nuovo in piedi e consente di finanziare l’economia reale e contribuire alla crescita, ancora una volta” ha dichiarato il commissario al Mercato interno, Michel Barnier secondo cui “stiamo mettendo a posto tutte le regole necessarie per proteggere meglio i cittadini europei e per evitare crisi future. L’Ssm è una parte essenziale di tale lavoro”. Il sistema, che sarà obbligatorio per tutti i paesi della zona euro, sarà anche aperto a tutti gli altri paesi dell’Unione europea. Anche qui i deputati hanno lasciato il segno, spingendo per un modello che consentirebbe ai Paesi non appartenenti all’area euro di partecipare alla pari degli altri Paesi.
Marco Frisone
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