Secondo i legali di Justus Lipsius violerebbe “la competenza fiscale dei Paesi non partecipanti”
Ma l’esecutivo ribatte: “ Proposta è giuridicamente corretta e in linea con i trattati europei”
La Tobin Tax continua a scaldare il dibattito politico a Bruxelles. Lo scontro tra Commissione e Consiglio si è ora spostato sul piano tecnico. I servizi legali di Palazzo Justus Lipsius, incaricati di verificare la legittimità della tassa dal punto di vista giuridico, hanno bocciato in parte il “principio di residenza” in base al quale la tassa deve essere pagata dalle società il cui quartier generale è in uno degli Stati che aderisce alla Tobin, anche se però la transazione dovesse avvenire in un altro Stato.
È quanto si legge in documento trapelato ieri dalle stanze del Consiglio e pubblicato dal Financial Times secondo cui il provvedimento andrebbe “oltre la giurisdizione fiscale dei Paesi membri così come previsto comunemente dal diritto internazionale” violando anche “la competenza fiscale dei Paesi non partecipanti”. Il principio che consente di tassare anche le transazioni che avvengono a New York, Londra e Singapore, è stato da sempre contestato dalla Gran Bretagna e Lussemburgo, che la ritengono una violazione all’extraterritorialità. Il commissario al Fisco, Algirdas Semeta, attraverso la sua portavoce, ha spiegato: “La nostra proposta è giuridicamente corretta e in linea con i trattati europei e il diritto internazionale”
A gennaio 11 Paesi (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna) avevano deciso di procedere all’introduzione della tassa sulle transazioni finanziarie attraverso la cooperazione rafforzata. In base alla bozza di accordo si dovrebbero applicare un’aliquota dello 0,1% per azioni e titoli di Stato, e dello 0,01% per i derivati. Un principio che l’Italia ha poi in parte rinnegato chiedendo che fosse eliminata dai titoli di Stato. Proprio a causa di questi, e altri dubbi, l’iter al momento è fermo al Consiglio, anche se l’esecutivo di Bruxelles spinge per una sua veloce approvazione.
Per saperne di più:
– Parlamento Ue, sì alla Tobin tax anche per i titoli di Stato
– L’Italia cambia idea ed è pronta a bloccare la Tobin tax