Tajani: “Un autentico successo per la politica spaziale europea e per la città di Roma. Un esempio concreto di collegamento tra Roma Capitale e la Commissione europea”
Un grande successo, senza dubbio. Più di 55 mila persone hanno visitato in una settimana lo European Space Expo, organizzato dalla Commissione europea, che si è chiuso ieri sera a Roma. I numeri della mostra confermano la sua attrattività per i cittadini della capitale, ma anche per numerosi turisti. Oltre un terzo sono stati i visitatori di origine straniera.
In occasione della chiusura, il Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria, l’Imprenditoria e lo Spazio, Antonio Tajani ha commentato: “Un autentico successo per la politica spaziale europea e per la città di Roma. Un esempio concreto di collegamento tra Roma Capitale e la Commissione europea”.
Secondo Tajani questi numeri “sono la testimonianza della sempre crescente importanza della città e della regione come il cuore dell’industria spaziale italiana ed europea. Forti del successo che la mostra ha avuto a Roma, abbiamo deciso di portarla all’inizio del 2014 anche nelle città di Latina e Frosinone. Sono particolarmente soddisfatto perché iniziative come questa dimostrano e spiegano alla gente il vero senso dell’Europa e cosa l’Europa fa di utile per i suoi cittadini”.
Dopo aver visitato 13 città europee, a partire dall’anno scorso, la mostra è stata dal 30 agosto al 6 settembre ospitata a Roma, a Piazza del Popolo, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di Roma Capitale. I visitatori hanno potuto vedere, toccare e sperimentare l’ampia gamma di tecnologie e di servizi innovativi che lo spazio ha da offrire. Attraverso display interattivi, educativi e ludici appositamente realizzati per l’esposizione, sono stati presentati i numerosi benefici che si possono ottenere grazie agli investimenti nel settore spaziale.
Grazie a Galileo l’Europa è oggi più vicina ad avere un suo sistema di navigazione satellitare intelligente, che apporterà numerosi benefici alla nostra economia e alla nostra vita quotidiana. A partire dal 2014 la nuova costellazione consentirà di migliorare una serie di servizi il cui corretto funzionamento dipende sostanzialmente dalle tecnologie di navigazione satellitare: dai navigatori per auto, che diventeranno più precisi, alla gestione efficace dei trasporti su strada, ai servizi di ricerca e salvataggio, alle operazioni bancarie, che saranno più sicure, all’affidabilità della fornitura di elettricità.
Il mercato delle applicazioni globali di navigazione satellitare raggiungerà un giro d’affari di 240 miliardi di EUR entro la fine del decennio: il 7 % del prodotto interno lordo – pari a 800 milioni di EUR – dipenderà dai sistemi di navigazione satellitare. Studi indipendenti hanno evidenziato che Galileo potrebbe contribuire all’economia europea con più di 90 miliardi di EUR durante i suoi primi 20 anni di attività.
Insieme a Galileo, Copernicus utilizza dati raccolti dai satelliti, nonché strumenti di misurazione terrestri come quelli di ausilio alla
comprensione del cambiamento climatico e dei temi ambientali, garantendo ad esempio l’accurato monitoraggio della condizione degli oceani o della composizione chimica dell’atmosfera. Vi saranno anche applicazioni in tema di sicurezza, come l’osservazione delle frontiere. Secondo l’OCSE, il mercato mondiale dei dati commerciali di osservazione della Terra potrebbe raggiungere i 3 miliardi di EUR nel 2017. Si prevede che Copernicus genererà benefici per un valore pari ad almeno dieci volte gli investimenti necessari.
Attualmente l’industria spaziale europea registra un fatturato annuale di 5,4 miliardi di EUR e fornisce occupazione ad una manodopera altamente qualificata, garantendo oltre 31,000 posti di lavoro.