Sull’Italia: “Una crisi del governo Letta sarebbe una catastrofe”, ma “deve procedere con le riforme strutturali”
Il presidente di Business Europe Emma Marcegaglia (l’associazione che rappresenta le Confindustrie europee) ha incontrato ieri pomeriggio, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy per fare il punto sulla situazione del settore industriale europeo. Secondo Marcegaglia la ripresa, seppure “fragile ed ancora insufficiente” può e deve essere intercettata, occorre però farlo in tempi brevi.
“Non bisogna più perdere tempo. Occorre fare politiche a sostegno della competitività delle imprese, ridurre i costi dell’energia in Europa e procedere verso una banking union”. Nell’illustrare queste priorità, l’ex presidente di Confindustria ha in particolare sottolineato la necessità di raggiungere una piena unione bancaria, un tema su cui sembra avere trovato il pieno sostegno del presidente Van Rompuy.
Marcegaglia ha poi aggiunto: “Non possiamo dire che vogliamo che l’industria valga il 20% del PIL europeo e poi continuare a fare specifiche politiche europee che sono chiaramente contro la competitività, come accade ad esempio per le politiche sul clima”. L’industria deve essere tutelata, secondo Marcegaglia, anche evitando di adottare politiche “unilaterali” che contribuiscono ad aumentare il gap di competitività con gli altri paesi.
Sulla politica energetica, il presidente di Business Europe sostiene che sarebbe necessario fissare un target per la riduzione del costo dell’energia. “In Europa il costo dell’approvvigionamento energetico è aumentato del 33%, mentre nello stesso arco di tempo negli Stati Uniti è sceso del 5%” ha sottolineato la Marcegaglia. Sarebbe inoltre necessario “creare reti energetiche in un mercato europeo, adottando un approccio di tipo strategico”.
L’ex presidente di Confindustria ha infine espresso tutta la sua preoccupazione sulla situazione politica ed economica italiana: “l’Italia è ancora indietro sulla strada della ripresa perché ha adottato politiche di austerità molto forti, non accompagnate da riforme strutturali”. Ha poi aggiunto: “E’ vero, abbiamo fatto la riforma delle pensioni seriamente, ma su altri punti come la burocrazia, le privatizzazioni, le liberalizzazioni, la spesa pubblica, non abbiamo fatto niente”.
Per quanto riguarda l’eventualità di una crisi politica in Italia, secondo la Marcegaglia “sarebbe una catastrofe”. “Una crisi del governo Letta non sarebbe né comprensibile né tanto meno accettabile”. L’Italia – secondo l’imprenditrice – non se lo può più permettere.
Marco Frisone