Il testo doveva essere votato la prossima settimana a Strasburgo. Ma Ppe, Alde ed Ecr hanno ottenuto il rinvio della discussione finale alla plenaria di ottobre. I Verdi: “Hanno ceduto alle lobby”
Il Ppe ha vinto: la proposta di revisione della direttiva sul tabacco non approderà in Aula. La riunione dei capigruppo di oggi ha deciso di rinviare il voto previsto per la sessione plenaria della prossima settimana, e il testo – su richiesta di Ppe, Alde ed Ecr – sarà a Strasburgo per la sessione plenaria del Parlamento europeo. “Il centro-destra vuole smantellare la proposta nei suoi elementi chiave”, denunciano i Verdi. Rinviare il voto vuol dire concedere tempo a chi vuole mettere a punto emendamenti per stravolgere il testo.
La commissione Ambiente, nel voto di luglio, ha operato una vera e propria stretta: bandite dal mercato le sigarette aromatizzate (specie quelle al mentolo) e quelle con diametro inferiore ai 7,5 millimetri (note come ‘slim’), divieto di utilizzo di additivi chimici, obbligo di apporre messaggi dissuasivi sul 75% della superficie delle confezioni dei prodotti finiti (sigarette e tabacco). Il Ppe intende cancellare la messa al bando delle ‘slim’, permettere una vendita temporanea delle sigarette al mentolo e ridurre al 50% lo spazio delle confezioni su cui apporre messaggi dissuasivi (da mettere in basso, e non in alto come richiesto).
Su questo, dato l’esito di oggi, il Ppe sembra aver raggiunto un’intesa con Alde ed Ecr. “Il centro-destra sembra essere preoccupato più per i profitti dell’industria del tabacco che per la salute pubblica”, il commento di Rebecca Harms, co-presidente dei Verdi, secondo cui lo stesso centro-destra “intende dare tempo alle lobby del tabacco per annacquare la bozza di regolamento”.
R.G.