Il Pil europeo sale nel secondo trimestre dello 0,3%, quello italiano scende dello 0,2%. Martedì Draghi all’Europarlamento
Si conferma, e leggermente migliore del previsto, la ripresa economica iniziata dall’area euro nel secondo trimestre: il Pil ha segnato un più 0,3 per cento dai tre mesi precedenti, secondo un primo aggiornamento delle stime diffuso da Eurostat. Un recupero di portata analoga a quello indicato nella stima preliminare, e che segue una lunga fase di contrazione.
E’ stato invece rivisto leggermente in meglio il valore del confronto annuo: in questo caso il Pil, sempre dell’area euro, ha segnato un meno 0,5 per cento a fronte del meno 0,7 per cento indicato nella stima preliminare. Nel primo trimestre del 2013 il Pil dell’area euro aveva registrato un meno 1 per cento nel paragone su base annua.
Nel periodo in esame in Italia la recessione è invece proseguita, con un meno 0,2 per cento del Pil rispetto ai primi tre mesi, ricorda Eurostat, che comunque segna una attenuazione della contrazione rispetto al meno 0,6 per cento registrato a inizio anno.
Si sono stabilizzati a luglio i consumi delle famiglie dell’area euro, dopo la contrazione segnata nel mese precedente. Secondo i dati di Eurostat le vendite del commercio al dettaglio hanno segnato un più 0,1 per cento rispetto al mese precedente, dopo il meno 0,7 per cento registrato a giugno.
Nel confronto su base annua tuttavia la dinamica delle vendite resta negativa: meno 1,3 per cento a luglio dopo il meno 1,1 per cento di giugno.
Intanto si è diffusa la notizia che il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi terrà una audizione al Parlamento europeo martedì 10 settembre, in assemblea plenaria a Strasburgo a partire dalle 9 del mattino. Lo riferiscono fonti dell’Europarlamento, precisando che l’ordine del giorno dovrà essere formalmente approvato domani.
Nel frattempo stasera a Francoforte, dove ha sede la Bce, confluiranno i governatori delle Banche centrali di di tutta l’area euro, in vista del Consiglio direttivo di domani.
Dall’istituzione non sono attese modifiche sui tassi di interesse, che sono al minimo storico dello 0,5 per cento, ma potrebbero arrivare nuove rassicurazioni sull’intenzione di non aumentarli per un protratto periodo di tempo, mentre l’area euro sembra riuscire a tirarsi faticosamente fuori da una lunga fase recessiva, come testimoniato dai dati sul Pil del secondo trimestre aggiornati oggi da Eurostat. La decisione sui tassi verrà annunciata alle 13 e 45, mentre alle 14 e 30 Draghi terrà la consueta conferenza stampa esplicativa.
Roberto Vozzi e Lorenzo Consoli per TMNews