Asmussen: lo ha deciso il board della banca. Entro il 2019 un 35% rosa nel livello medio e un 28% in quello più alto del management. Una vittoria per il Parlamento europeo
La Banca centrale europea vuole più donne nelle posizioni di responsabilità. Lo ha deciso il board della Banca, dopo che, quasi un anno fa, il presidente Mario Draghi aveva aperto un dialogo con il Parlamento europeo che lamentava una mancanza di rappresentanza femminile ai vertici dell’Istituto di Francoforte e del mondo finanziario europeo in generale.
Jorg Asmussen, membro del Board (Comitato esecutivo) della Bce, spiega oggi al quotidiano Sueddeutsche Zeitung che la Bce ha deciso di raddoppiare la percentuale di donne. Entro il 2019, spiega il tedesco, vogliamo avere un 35 per cento di donne nel management di livello medio e del 28 per cento nel management di alto e massimo livello della banca. “Abbiamo bisogno di più donne qualificate”, ha però spiegato. Attualmente le donne nei due livelli, medio e alto, sono rispettivamente, il 17 e il 14 per cento. Nel Comitato esecutivo della Bce, composto da sei membri non vi è attualmente alcuna donna, e tanto meno ve ne sono nel che è Comitato dei governatori (il Consiglio direttivo), 23 maschi senza neanche una donna. Stessa cosa per i 30 del Consiglio generale.
Nei mesi scorsi il Parlamento europeo aveva condotto una dura lotta (sul momento perdente) per un riequilibrio di genere, proprio in occasione della nomina di un nuovo membro del board, ovviamente un maschio.
Per saperne di più:
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