Parigi aveva bloccato la vendita di Classe A, B, Cla e Sl, perché usano un gas più inquinante nei condizionatori d’aria, il Consiglio di Stato ha chiesto al Governo di farle tornare sul mercato
Alla fine la Francia ha perso la sua battaglia ambientalista contro la Mercedes, e dovrà di nuovo accettare nel suo mercato i modelli che aveva messo al bando lo scorso 12 giugno. Si tratta delle auto Classe A, B, Cla e Sl che il ministero dell’Ambiente aveva bloccato in quanto nei loro impianti di condizionamento utilizzano un gas refrigerante che è stato messo al bando dall’Unione europea in quanto ritenuto più inquinante. Un gas per il cui utilizzo invece la casa automobilistica aveva ottenuto una proroga dal governo di Berlino.
L’azienda si era allora rivolta al Consiglio di Stato che nella sentenza emessa ieri le ha dato ragione esprimendo “seri dubbi” sulla “legalità” della clausola di salvaguardia che il governo aveva sollevato a protezione dell’ambiente. Si tratta di una clausola prevista dai trattati che riconosce a ogni Stato membro il diritto di adottare misure precauzionali qualora ritenesse che vi sia un mancato rispetto delle norme di sicurezza ambientale e sanitaria. Ma in Francia circolano ancora 20 milioni di veicoli che utilizzano il gas vietato, secondo la più alta giurisdizione amministrativa francese la clausola dovrebbe applicarsi anche a loro se ci fosse un pericolo serio per l’ambiente. Invece si rivolge solo alle auto Mercedes, alcune delle quali già acquistate da cittadini francesi, per questo il provvedimento di Parigi viene ritenuto responsabile di un “grave pregiudizio commerciale, finanziario e di immagine” e di conseguenza dovrà essere autorizzata l’immatricolazione dei circa 5mila veicoli già acquistati. COme se non bastasse lo Stato dovrà pagare anche un’ammenda simbolica di 3mila euro all’azienda automobilistica tedesca.
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