L’Alto Rappresentante “condanna nella maniera più assoluta gli attacchi contro i caschi blu”
E critica Damasco: “Hanno dato soltanto 90 minuti per le ispezioni sul luogo, serve più tempo”
L’Ue non è contenta del modo in cui si stanno svolgendo le ispezioni dell’Onu in Siria e chiede a tutte le parti in campo di garantire la sicurezza e l’agibilità degli ispettori e al governo, nello specifico, di lasciar lavorare le Nazioni Unite nella maniera più completa possibile. L’Alto rappresentante per la Politica estera dell’Ue, Catherine Ashton “condanna nella maniera più assoluta gli attacchi contro gli ispettori dell’Onu” ha dichiarato uno dei suoi portavoce, Sebastien Brabant, riferendosi all’attacco di alcuni cecchini non identificati contro i caschi blu avvenuto ieri. L’Onu sta cercando di scoprire se le accuse dei ribelli, che denunciano un uso indiscriminato di gas tossici da parte dell’esercito siriano contro i civili, siano vere.
“La primaria responsabilità della sicurezza degli ispettori è delle autorità siriane ma tutte le parti devono assicurare che possano lavorare in sicurezza, efficienza e nelle migliori condizioni possibili” ha continuato il portavoce. La seconda ispezione prevista per oggi è stata rimandata a domani proprio per l’impossibilità di garantire l’incolumità degli ispettori, con governo e ribelli che non sono riusciti a trovare un accordo per garantire il cessate il fuoco nella zona da ispezionare. “Ogni azione che metterà in pericolo gli ispettori o gli impedirà di lavorare in maniera credibile è inaccettabile” ha dichiarato Brabant criticando il fatto che ieri “le autorità non hanno dato più di 90 minuti agli ispettori”, i quali invece “dovrebbero avere altro tempo per fare ulteriori investigazioni”.
Il portavoce ha affermato che Ashton è in costante contatto con i ministri degli esteri dei Paesi europei e che proprio ieri sera ha anche avuto una conversazione telefonica con il Segretario di Stato statunitense John Kerry. L’Alto rappresentante, dopo un incontro avuto a Tallin con il ministro degli Esteri estone Urmas Paet, ha dichiarato che gli europei devono “considerare con grande attenzione che cosa dobbiamo fare” e che “la cosa più importante è trovare velocemente una soluzione politica”. Per questo l’Ue si rammarica del fatto che l’incontro tra Usa e Russia previsto per domani sia stato rimandato. Il meeting doveva servire per portare avanti il processo avviato a Ginevra con l’obbiettivo di organizzare una conferenza in Svizzera con tutte le parti del conflitto allo scopo di trovare una via d’uscita alla crisi.
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