La società a capo del progetto che raccoglie vecchie pellicole restaurate a eunews.it: “Vogliamo ricostruire il sito, fiduciosi di poterlo avere nei prossimi mesi”
Europa Film Treasures cerca di ripartire. Il portale web tutto europeo con circa 200 pellicole provenienti da una trentina di archivi di diversi Stati dell’Ue potrebbe riaprire, come spiega a Eunews.it Serge Bromberg, della Lobster Film, la società parigina specializzata nel restauro di film d’epoca e capofila del progetto Europoa Film Treasures. Lobster Film aveva affidato la gestione del sito internet dove era possibile visionare gratuitamente i corto e medio metraggi a una società che nel frattempo è fallita, e questo ha comportato l’oscuramento del sito (oggi andando all’indirizzo web appare una schermata con la scritta “Le domaine www.europafilmtreasures.eu n’est pas configuré”). Ma Lobster Film sta trattando con un’altra società per permettere di ripristinare al più presto Europa Film Treasures.
“La ragione per la chiusura del sito è la bancarotta del nostro partner responsabile del sito stesso, Enki”, spiega Bromberg. A fine 2012 la società Enki Technologies ha registrato perdite per 25.000 euro, e “si è improvvisamente ritirata dal progetto e senza alcun accordo e senza il nostro assenso ha eliminato il segnale”, oscurando il portale web. “Da quel momento in poi – continua Bromberg – abbiamo lottato per riavere indietro i dati e riprendere l’attività del sito, in quanto crediamo che Europa Film Treasures sia una fantastica avventura e che debba proseguire”. C’è un problema però tutto operativo, nel senso informatico e tecnologico del termine. Lobster Film è in possesso di tutti i filmati e di tutti i dati relativi ai quasi duecento filmati restaurati e digitalizzati, ma il sistema operativo che permetteva la visione in streaming lavorava con un software di proprietà di Enki. “Senza questo sistema operativo o a disposizione non possiamo ripristinare l’attività del sito internet”, ammette Bromberg.
Il responsabile di Lobster Film non si addentra nei dettagli degli aspetti legali, ma non nasconde che le difficoltà non mancano. “Non descriverò gli aspetti legali della vicenda che rendono fortemente improbabile la possibilità di ritornare in possesso dei sistemi operativi e delle licenze, ma posso dire che siamo in trattativa con Arte per ricostruire il sito internet, e di questo abbiamo già provveduto ad avvisare gli archivi” interessati dal progetto, che dal 2007 al 2011 ha ricevuto finanziamenti anche dall’Ue attraverso il programma Media. L’attività, se tutto va come si augurano a Lobster Film, potrebbe riprendere. “Stiamo negoziando la ricostruzione del sito con le tecnologie di ultima generazione”. L’auspicio è che “nei prossimi mesi” Europa Film Treasures possa tornare a essere nuovamente fruibile, “con i vecchi film e con quelli nuovi”. Serge Bromberg confida a eunews.it di essere “fiducioso” circa la riuscita della trattativa, di cui non dà informazioni. “Siamo in una fase avanzata della trattativa”, si limita a dire. Se a questo si aggiunge l’avviso dei trenta tra istituti e archivi coinvolti, c’è di che essere ottimisti.
Renato Giannetti
Per saperne di più:
– Sparisce il sito “Europa Film Treasures”, finanziato anche dall’Ue
– EuropaFilmTreasures, la scomparsa del sito costa all’Ue oltre un milione di euro