Il Quartetto per Medio Oriente condivide la linea in discussione a Washington. Ashton: “L’Ue farà tutto il possibile per la riuscita del negoziato”
Il Quartetto per il Medio Oriente “condivide l’impegno per raggiungere una soluzione a due Stati negoziata all’interno di un periodo di nove mesi”, e “presto” ci sarà una riunione dei rappresentanti del Quartetto per definire più in dettaglio come procedere. L’annuncio lo dà lo stesso Quartetto (Stati Uniti, Russia, Nazioni Unite, Unione europea) dopo la ripresa dei colloqui di pace tra israeliani e palestinesi a Washington. Il Quartetto “intende intende incontrarsi presto a livello di rappresentanti per discutere i passi successivi” del processo di pace tra le due parti in causa. Il programma, come previsto, non cambia: sul tavolo rimane la soluzione a due stati, a cui però devono affiancarsi sicurezza sia per lo Stato ebraico sia per quello palestinese. Si tratta di garantire che tutto funzioni, che la soluzione sia accettata. In mezzo ci sono le incognite di Hamas, gli attriti legati alle rivendicazioni per Gerusalemme est, le colonie israeliane nei territori palestinesi. Data la complessità del negoziati, Stati Uniti, Russia, Nazioni Unite, Unione europea chiedono a tutte le parti – compresa la Lega Araba – di “fare ogni possibile passo per promuovere le condizioni che conducano al successo dei negoziati e di astenersi da azioni che possano minarne la fiducia”.
Per parte europea, ottimismo è mostrato dall’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton. “Questa dimostrazione di leadership mi fa ben sperare”, dice a proposito dei negoziati riavviati da Israele e Autorità nazionale palestinese. “Forse potremo finalmente vedere reali progressi per il raggiungimento degli obiettivi che le parti in causa condividono coi loro alleati: pace, sicurezza e dignità per i propri popoli”. All’interno del processo negoziale, assicura Ashton, “l’Unione europea compirà ogni sforzo per assicurare la riuscita delle trattative”.