In Egitto la baronessa cerca un ruolo da “facilitatrice” e rinnova l’appello a riavviare il processo democratico. El Baradei: “Facciamo il possibile per uscire pacificamente dalla crisi”
Mohammed Morsi “sta bene”. Lo riferisce l’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Ue, Catherine Ashton, in occasione della sua nuova visita in Egitto. Ashton ha incontrato il presidente egiziano deposto, e con lui ha tenuto un colloquio “approfondito” di circa due ore. La situazione in atto nel paese e l’impegno internazionale i temi che sarebbero stati affrontati, ma il condizionale rimane obbligato dato che nessuno ancora ha reso noto cosa si sono detti Ashton e Morsi. La baronessa è la prima esponente non egiziana ad aver incontrato Morsi dopo la sua destituzione da parte dell’esercito, avvenuta il 3 luglio scorso. Non è chiaro dove sia avvenuto l’incontro: il posto dove è costretto l’ex presidente egiziano è stato tenuto segreto. A quanto pare Ashton sarebbe stata condotta da Morsi su un elicottero militare, e questo lascerebbe pensare che l’ex presidente sia fuori dalla capitale.
Catherine Ashton ha incontrato anche il capo delle forze armante, il generale Abdul Fattah al-Sisi, e alcuni ministri del governo provvisorio. A tutti avrebbe ribadito l’importanza di riavviare il processo democratico, garantendo che sia inclusivo di tutte le parti in causa, anche il movimento dei Fratelli Musulmani. Non è nulla di nuovo: prima di partire Ashton aveva riaffermato che la priorità per l’Egitto è far cessare le ostilità e ritornare alla normalità democratica. Ashton a quanto pare ha ottenuto rassicurazione da parte del vice-presidente provvisorio egiziano, Mohamed ElBaradei. Secondo media locali, alla rappresentante dell’Ue ElBaradei ha assicurato che “il governo sta facendo tutto il possibile per trovare una soluzione pacifica all’attuale crisi”.
Qualunque cosa accada l’Ue dovrà fare solo da mediatore, ricorda a Bruxelles il portavoce della baronessa, Micheal Mann. “E’ importante che si capisca che l’alto rappresentante non à andata in Egitto con un piano. Lady Ashton è a Il Cairo nel suo ruolo di facilitatore per un processo di transizione democratica inclusivo. Poi come raggiungere questo obiettivo sta agli egiziani”. Catherine Ashton, precisa poi il suo portavoce, “in questo momento sta rappresentando tutti i ventotto stati membri, che è peraltro il suo ruolo”, e in questa sua missione diplomatica “è in stretto e continua contatto telefonico con i leader di altri paesi della regione”. Quali siano i paesi con cui Ashton è in contatto non viene svelato, ma quasi certamente si dovrebbe trattare di Israele e Autorità nazionale palestinese. Ieri a Il Cairo era presente anche il presidente dell’Anp, Abu Mazen, per un incontro con il presidente egiziano ad interim Adly Mansour. Sicuramente Ashton è in contatto con il segretario di stato americano, John Kerry, il quale ha ringraziato l’Ue per lo sforzo e l’impegno che sta mettendo per cercare una soluzione alla crisi egiziana. Micheal Mann precisa quindi che le operazioni dell’Ue non sono dettate da richieste della Casa Bianca. “L’Unione europea non ha bisogno di essere incoraggiata a svolgere il proprio ruolo”.
R.G.