Standard di ultima generazione inesistenti nelle zone rurali e in tre dei 28 Paesi Ue. Kroes: “Se non si mettono a disposizione più frequenze il sistema collasserà”
Attraversate zone di campagna? Vi preparate a vacanze in montagna o in riva al mare? Sappiate che il vostro telefonino di ultima generazione con abbonamento 4G potrebbe non funzionare. Anzi, in Europa la probabilità è
davvero elevata: nel vecchio continente la rete di telefonia mobile di quarta generazione (4G) è ancora un privilegio a cui i tre quarti dei cittadini non riescono ad avere accesso. A evidenziarlo è la stessa Commissione europea che, in uno studio, mette nero su bianco tutte le lacune delle reti europee.
Nelle zone rurali, la rete 4G, quella che permette applicazioni multimediali avanzate e maggiore banda disponibile, è “praticamente inesistente”. Lo è completamente anche in tre dei 28 Paesi Europei: Cipro, Malta e Irlanda non sanno nemmeno cosa sia. Uno stato di diffusione “avanzato” della rete di telefonia mobile di quarta generazione si può trovare soltanto in Germania, Estonia e Svezia.
Per avere un’idea dell’arretratezza europea in questo settore basta un rapido confronto con gli Stati Uniti: qui, ad avere accesso alla rete 4G è oltre il 90% dei cittadini. O ancora, basti pensare che le connessioni e gli abbonamenti 4G europei costituiscono a malapena il 5% di quelli attivi a livello mondiale.
Una situazione inaccettabile per la vicepresidente della Commissione, Neelie Kroes, secondo cui “qualunque sia il luogo dove ci si trova, se si è comprato un apparecchio e sottoscritto un abbonamento 4G si presuppone che funzioni”. Non è così per gli abitanti delle zone rurali e per chi si trova in vacanza. “Nell’Ue le reti sono vicine al collasso – continua Kroes – secondo le previsioni, le comunicazioni mobili dovrebbero aumentare del 66% ogni anno a livello mondiale, gli apparecchi smart sono ovunque e le persone vogliono potreci guardare video: se non si mettono a disposizione più frequenze, l’intero sistema rischia di crollare”.