Uno studio racconta chi, come e quanto twitta. E anche quanti premier, presidenti e ministri si seguono tra loro. In Italia il leader più cinguettante, “in particolare con i giornalisti” è Letta, ma non è seguito da molti “pari”
Secondo “Twiplomacy”, che si presenta come il principale studio globale sulla presenza dei leader mondiali su Twitter, diffuso da Burson-Masteller, i governi di più di tre quarti (77,7%) dei 193 paesi membri delle Nazioni Unite hanno una presenza su Twitter. Quasi la metà dei 505 account analizzati sono personali di capi di Stato, capi di Governo e ministri degli Esteri; un terzo di questi leader mondiali cinguetta personalmente, ma pochi lo fanno regolarmente.
Questo studio dimostra che Twitter è diventato uno strumento di comunicazione formidabile che permette la trasmissione di brevi messaggi a milioni di seguaci. Allo stesso tempo, il social network invita l’interazione diretta tra utenti e due terzi (68%) dei leader mondiali hanno connessioni reciproche con i loro “colleghi”.
Un quarto dei leader mondiali e dei governi unilateralmente seguono il presidente Barack Obama e la Casa Bianca, ma @BarackObama e @Whitehouse hanno stabilito relazioni Twitter reciproche con solo quattro altri leader mondiali.
Il ministro degli Esteri svedese @CarlBildt è il miglior leader mondiale in termini di connessioni con altri colleghi: 44 (ed è anche molto attivo). Il premier ugandese @AmamaMbabazi è il leader mondiale più colloquiale con il 96% dei suoi tweets che sono risposte ad altri utenti.
Molti governi utilizzano anche Twitter come un feed automatizzato di notizie dal loro sito o pagina Facebook. Al 1 ° luglio 2013, gli account dei 505 godono di un seguito complessivo di 105.733.356 followers.
Più di due terzi dei governi africani hanno una presenza su Twitter e i leader africani sono generalmente tra gli utenti di Twitter più colloquiali. Twitter è molto popolare tra i leader latino-americani, dove quasi tutti i governi hanno una presenza Twitter con un gran numero di seguaci. La maggior parte dei presidenti latinoamericani hanno account personali e comunicano frequentemente su Twitter, come la presidente argentina Cristina Fernández de Kirchner, @CFKArgentina, che è il leader più seguito in America Latina, con oltre 2,1 milioni di followers.
Twitter è diventato uno strumento di comunicazione scelto dai tre quarti dei governi asiatici. Il presidente indonesiano Susilo Bambang Yudhoyono @SBYudhoyono ha goduto di una crescita di seguaci fenomenale negli ultimi 2 mesi. In Australia il primo ministro Kevin Rudd @KRuddMP è tra i leader più colloquiali, condividendo spesso momenti personali su Twitter.
Tutti i governi europei hanno una presenza su Twitter e sono fortemente collegati. Alcuni dei leader scrivono personalmente, come lo stimolante Toomas Ilves (@IlvesToomas), presidente dell’ Estonia e il divertente (anche se alle volte un po’ troppo prolifico) @AlexStubb, ministro finlandese per gli Affari europei.
Come miglior leader mondiale su Twitter, il ministro degli Esteri svedese @CarlBildt è anche il leader europeo più connesso con i suoi pari, seguito dal premier polacco Donald Tusk @premiertusk.
Papa Francesco (@Pontifex) è il leader più seguito d’Europa su Twitter con 7.200.332 seguaci sui suoi nove diversi account. Il presidente turco Abdullah Gul, il primo ministro Recep Tayyip Erdogan, il primo ministro russo Dmitry Medvedev e il governo del Regno Unito, completano la lista dei Top 5.
Modesta la prestazione italiana. Secondo lo studio il premier @EnricoLetta è il più attivo, ma si insiste sul fatto che “dialoga principalmente con giornalisti”, ed infatti il suo bagaglio di followers tra i colleghi europei e mondiali è scarsino: solo 9, compresi l’account di Palazzo Chigi, della Farnesina e del Servizio esterno dell’Unione europea. Il più noto dei restanti 6 è Herman van Rompuy @euHvr. Poi c’è @Enver_Hoxhaj, il brillante ministro degli Esteri del Kosovo, il Ministero degli Esteri canadese (in inglese e in francese), il premier lettone Valdis Dombrovskis @Vdombrovskis, e una dei due Capitani reggenti di San Marino, Antonella Mularoni @Amularoni. Meglio dell’account @Palazzo_Chigi, che non è seguito da nessun altro governo. Nelle sue scelta Letta è prudente e va sul classico: Obama, Hollande, Netanyhau e il papa.
Ezio Baldari