Chiediamo al presidente del Parlamento europeo (e anche agli elettori della Lega) se è giusto definire il Boia delle Fosse ardeatine un sopravvissuto “della strage comunista”
Questo giornale si vergogna che l’Italia abbia un deputato europeo che afferma cose del genere. Ne diamo notizia perché è giusto, riteniamo, che si sappia fino a che punto l’abiezione umana possa arrivare. La colpa è nell’ignoranza, certo, nella mancata opportunità di sapere e di poter riflettere su quel che è accaduto. Ma questa colpa può portare al ripetersi di eventi che possono solo esser definiti mostruosi e che non meritano neanche una spiegazione su perché tali siano stati.
Fa orrore che un parlamentare, che dunque rappresenta molti cittadini, possa solo avere un’analisi così rudimentale, povera e meschina della storia. Ci domandiamo se un politico che sostiene tesi del genere abbia diritto ad un seggio nel Parlamento europeo. E lo chiediamo direttamente al presidente Martin Schulz e ai cittadini che lo hanno eletto.
Ecco il comunicato stampa diffuso oggi da Mario Borghezio, deputato europeo eletto nelle liste della Lega Nord:
“L’Italia che si indigna contro la celebrazione del compleanno del Capitano Priebke è un’Italia strabica.
Vede nell’anziano superstite della tragedia conseguita alla strage comunista di Via Rasella – della quale gli autori partigiani mai si pentirono – un’icona del male assoluto, da non perdonare e dimenticare mai. Legittimo, da parte della comunità ebraica e dei parenti delle vittime innocenti.
Ma gli altri, tutti gli altri che si stracciano le vesti per questo 100° compleanno, sono legittimati?
Hanno forse speso una parola di condanna verso le mattanze rosse dell’aprile-maggio ’45? Chiamato alle loro spaventose responsabilità i macellai partigiani che pubblicamente si sono vantati di non sprecare nemmeno le pallottole – tali o presunti – preferendo finirli a badilate o picconate come ad es. il padre capo-partigiano di un notissimo uomo politico? Rievocato e condannato le stragi dei militari italiani prigionieri disarmati operate – caso Gela – dagli angloamericani?
Questa indignazione a senso unico fa un po’ schifo”.