Successo per il primo test pubblico effettuato in Italia. I primi servizi disponibili entro la fine del 2014. Tajani: “Si apriranno nuove opportunità commerciali”
È arrivata dallo spazio, precisissima, la conferma che l’Europa avrà presto un proprio sistema di navigazione satellitare. Precisa come la posizione geografica che, come primo test pubblico, il sistema Galileo doveva determinare grazie ai segnali dei quattro satelliti attualmente in orbita. Un test perfettamente riuscito, così come ha annunciato il vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, presente nel Centro di controllo del Fucino, a L’Aquila, dove è stato effettuato il test sul programma che l’esecutivo Ue ha lanciato per sviluppare un sistema di navigazione satellitare europeo. Il primo al mondo sviluppato in ambito civile e il terzo dopo il Global positioning system (Gps) degli Stati Uniti e il Glonass della Russia, nati entrambi a scopo militare in piena guerra fredda e solo successivamente riconvertiti anche a scopi civili.
Nel corso del test, la posizione geografica è stata determinata precisamente in termini di latitudine, longitudine e altitudine: dimostrazione del fatto che il programma sarebbe in grado di fornire dati di posizionamento estremamente accurati anche ad automobili o altri dispositivi di ricezione.
Attualmente il programma utilizza i quattro satelliti Galileo già in orbita (numero minimo per determinare la posizione geografica in tre dimensioni) ma Tajani ha annunciato che presto ne saranno lanciati altri, grazie ai quali i primi servizi saranno disponibili già entro la fine del 2014.
Un risultato “storico” per l’Europa, lo ha definito il responsabile per la politica industriale Ue: “Per la prima volta – ha detto – siamo stati in grado di determinare una posizione al suolo in un punto qualsiasi della superficie terrestre affidandoci a un’infrastruttura interamente europea collegata a una rete europea di stazioni terrestri”. Per Tajani, grazie a Galileo “gli utenti potranno usufruire ogni giorno di un miglior servizio di navigazione satellitare e si apriranno nuove opportunità commerciali”.
Alcuni servizi derivati da Galileo potrebbero ad esempio contribuire ad evitare incidenti automobilistici, aiutare le persone ipovedenti e a mobilità ridotta a navigare, accelerare il trasporto di merci pericolose, misurare la profondità delle acque costiere o permettere uno spargimento di sale intelligente sulle strade in inverno. Secondo Tajani, poi, anche il settore pubblico è di per sé un potenziale cliente delle applicazioni di Galileo, in particolare nei settori della sicurezza e della protezione civile.
Come un normale sistema Gps, il sistema Galileo consentirà ai cittadini di conoscere la propria posizione nello spazio, e promette anche maggiori precisione e affidabilità. Sarà compatibile, e per alcuni dei servizi offerti anche integrabile, con il Gps americano e con il sistema russo Glonass, pur rimanendone indipendente.
Collocando satelliti in orbite con una maggiore inclinazione rispetto al piano equatoriale, il sistema Galileo ottiene una miglior copertura ad alte latitudini: questo è particolarmente utile per gli utenti del nord Europa, area ancora oggi coperta unicamente dal Gps statunitense e in modo non soddisfacente.
Letizia Pascale