Il presidente dell’Eurogruppo: sblocco dei fondi il 29 luglio, a patto che Atene rispetti tutte le richieste. In particolare ci si attendono nuovi interventi nel settore del pubblico impiego
Il via libera agli aiuti per la Grecia potrebbe arrivare lunedì, a patto però che se il governo ellenico rispetti l’ultima delle condizioni poste dalla Troika (Commissione europea-Bce-Fmi), a oggi ancora non applicata. Lo annuncia il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, dopo il colloquio tra la stessa Troika e i rappresentanti dell’eurozona. I paesi dell’Euro, scrive Dijsselbloem al termine della conference-call, “sono stati informati dalla Troika che la Grecia ha applicato in modo soddisfacente quanto richiesto per l’autorizzazione del prossimo pagamento nell’ambito del programama di assistenza finanziaria, eccetto un’azione la cui adozione da parte del Parlamento greco deve essere completata entro giovedi’ 25 luglio”, cioè domani.
Se la Grecia dovesse rispettare quest’ultimo impegno, “le procedure nazionali dovrebbero essere finalizzate entro il 29 luglio”, perchè solo a quel punto il fondo salva-stati Efsf autorizzerà l’esborso della nuova tranche di aiuti da 2,5 miliardi di euro. Intanto però prende corpo l’ipotesi di una riunione telefonica del gruppo di lavoro dell’Eurogruppo venerdi prossimo per il via libera definitivo allo sblocco delle risorse, prima dell’ok formale dell’Efsf.
Ad Atene resta da completare l’intervento nel settore pubblico, preso nota che tra le azioni prioritarie da portare avanti la Grecia ha agito “con successo” per quanto riguarda le riforme fiscale, la riforma della pubblica amministrazione, l’avvio delle privatizzazioni e – appunto – la ristrutturazione del settore finanziario. Sembra che però il governo ellenico non abbia ottemperato alle richieste riguardanti alcuni aspetti delle nuove regole per la messa in mobilità dei lavoratori del settore pubblico.R.G.