Il movimento sciita libanese attacca Bruxelles dopo la scelta di iscrivere il suo braccio armato tra le organizzazioni terroristiche: l’Europa “si è piegata alla volontà di Israele”
Una decisione “aggressiva”, “ingiusta” e che “non si fonda su alcuna giustificazione e alcuna prova”. Hezbollah reagisce fermamente alla scelta del l’Unione europea di inserire la sua ala militare nella lista nera delle “organizzazioni terroriste”. Ieri in tarda serata il movimento sciita libanese ha commentato la soluzione adottata dai ministri degli esteri dei Ventotto con un duro comunicato.
L’Unione europea, accusa il movimento, si è piegata alle pressioni americane-sioniste e al diktat della Casa Bianca. Secondo la nota diffusa dal sito web della tv di Hezbollah, Al-Manar: “Sembra che la decisione sia stata scritta da mano americana, con inchiostro sionista e l’Ue abbia solo messo il suo timbro per l’approvazione”. Per Hezobollah questa decisione non riflette gli interessi dei cittadini europei e “contrasta con i suoi valori e le sue aspirazioni, che supportano i principi di libertà e indipendenza, che ha sempre invocato”. In questo modo, conclude la nota, i paesi europei “guadagneranno solo ulteriori fallimenti e delusioni”.
Sempre secondo la tv di Hezbollah, che cita fonti anonime, la decisione dell’Ue sarebbe stata presa per “motivi di formalità”: si tratterebbe in sostanza di un atto dovuto, legato all’attacco dello scorso anno a Burgas, in cui persero la vita cinque israeliani e il loro autista bulgaro. L’attentato fu ricondotto al movimento sciita libanese, che tuttavia ha sempre negato ogni responsabilità. Secondo Al-Manar, Bruxelles avrebbe quindi trovato un espediente per potere assecondare gli alleati: Israele e gli Stati Uniti. “L’Ue si è piegata alla volontà di Israele” ha commentato il media sciita, attaccando anche la Gran Bretagna, accusata di avere guidato la campagna contro Hezbollah.
Letizia Pascale
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