Per il 2013 crediti ulteriori 3 miliardi circa per le imprese, mentre già da agosto saranno disponibili 6 miliardi per la creazione di posti di lavoro.
Dalla Banca europea per gli investimenti (Bei) più soldi per finanziarie le piccole e medie imprese: il consiglio dei governatori dell’istituto creditizio europeo ha deliberato per il 2013 un aumento di prestiti per le pmi di circa tre miliardi di euro, portando l’entita totale dei prestiti da 14,1 a 17 miliardi. Più soldi anche per le società a media capitalizzazione, che ottengono il via libera per prestiti di ulteriori 3,8 miliardi: alle fine dell’anno in corso queste società usufruiranno di crediti per 9,4 miliardi rispetto ai 6,4 miliardi dello scorso anno. Ma le iniziative della Bei per stimolare la ripresa e la creazione di posti di lavoro non si fermano qui: nella stessa riunione il board ha deciso di concedere prestiti per sette miliardi per progetti a sostegno dell’innovazione, dello sviluppo delle reti energetiche e delle infrastrutture per i trasporti. La Bei ha messo sul piatto anche altri sei miliardi a sostegno dei giovani: queste risorse serviranno a sostenere investimenti per la creazione di nuovi posti di lavoro, specie per i più giovani. “I fondi ‘lavori per la gioventù’ saranno disponibili già da agosto”, fa sapere il presidente della Bei, Werner Hoyer. I fondi della Banca europea per gli investimenti a sostegno dei giovani “sono a disposizione sei mesi prima dei fondi dell’Ue (lo Schema di garanzia per i giovani, ndr) e permetteranno agli stati membri di avviare i loro programmi regionali e nazionali”.
Le deliberazioni del consiglio dei governatori dell’istituto bancario europeo dimostra che “la Bei è impegnata ad aumentare sensibilmente i prestiti per le piccole e medie imprese e per gli investimenti cruciali per la crescita economica”, sottolinea ancora Hoyer. Ciò nel rispetto di quanto stabilito in occasione del vertice dei capi di Stato e di governo dello scorso giugno. Con lo stanziamento dei fondi per i giovani è invece dimostrato l’impegno della Bei per “accrescere le abilità professionali e aumentare i posti di lavori per combattere la disoccupazione giovanile”.
R.G.