Il commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes ha messo a punto una bozza per andare verso il mercato unico delle comunicazioni
Eliminare completamente le tariffe di roaming e creare un vero mercato unico delle comunicazioni. L’Ue non si ferma e dopo la bella sforbiciata entrata in vigore da questo primo di luglio, che ha diminuito di circa un terzo i costi per controllare le proprie email o navigare sul web da un altro Paese dell’unione, ora punta più in alto. La squadra del Commissario per l’Agenda digitale, Neelie Kroes ha messo a punto una bozza di regolamento, visionata dall’Ansa, per eliminare, o almeno limitare al minimo indispensabile, i costi del roaming.
Tra le misure più rivoluzionarie quella che imporrebbe d’ufficio, e già dal primo luglio 2014, l’azzeramento delle tariffe per chi riceve una chiamata mentre si trova in un Paese diverso da quello del gestore. Per raggiungere questo obiettivo, Kroes pensa ad “alleanze per il roaming” tra i circa 220 operatori oggi attivi in Europa. In sostanza chi stringerà accordi con partner che gli consentiranno di essere presente in almeno 21 Paesi e coprire l’85% della popolazione Ue, dovrà eliminare i costi aggiuntivi sulle comunicazioni in roaming. Per testare gli effetti di queste alleanze è previsto un periodo transitorio dal prossimo primo luglio fino al primo gennaio 2016.
Nelle oltre 50 pagine di documento, suddiviso in 36 articoli, e visionato dall’Ansa, compaiono anche altre misure come l’introduzione di un passaporto Ue per le aziende. In questo modo, le imprese che operano in un Paese Ue diverso da quello dove hanno la loro base operativa non avranno più bisogno di chiedere nuove autorizzazioni. E ancora, il documento prevede misure per armonizzare i sistemi di gestione delle frequenze usate per i servizi a banda larga, la semplificazione delle procedure per l’attivazione dei punti di accesso wireless locali e il rafforzamento delle tutele offerte ai consumatori.
A fronte degli indubbi vantaggi che le novità porterebbero al consumatore, il testo riconosce anche la necessità di assicurare adeguati ritorni agli investimenti degli operatori del settore, che per il momento rimangono perplessi. Già lunedì una delegazione (di cui fa parte anche il presidente di Telecom) incontrerà il commissario Kroes per discutere delle possibili novità. La bozza è ora al vaglio dell’esecutivo europeo e nelle prossime settimane potrà subire limature e modifiche. Il documento, nelle intenzioni di Kroes, sarà sul tavolo del vertice Ue del prossimo ottobre per ottenere l”endorsement’ dei capi di Stato e di governo.