L’esecutivo Ue sta mettendo a punto un piano per abbassare i tetti sulle tariffe interbancarie
La paura è che a pagare saranno comunque i consumatori, su cui potrebbero rivalersi gli istituti
Tariffe anti-concorrenziali, prelievi ingiustificati che finiscono per scaricarsi sui consumatori. Per la Commissione europea i pagamenti effettuati con carte di credito o bancomat hanno oggi un “costo” troppo elevato, per questo l’esecutivo Ue sta preparando un taglio netto. Attualmente le commissioni che vengono applicate nel rapporto tra la banca del negoziante e quella del consumatore al momento dell’acquisto, possono ammontare fino all’1,5%, la media europea è stata calcolata intorno allo 0,9%. Il piano che si sta mettendo a punto a Bruxelles e che dovrebbe essere presentato la prossima settimana, invece, fisserebbe nuovi tetti molto più bassi: 0,2% per i pagamenti con le carte di debito, come il bancomat e 0,3% per le carte di credito.
L’obiettivo dichiarato è quello di diminuire i costi per i consumatori ma anche le spese per i negozianti, che da tempo lamentano i costi troppo elevati che sono costretti a sostenere quando accettano un pagamento con carte. In definitiva la speranza è quella di aumentare i pagamenti effettuati con la moneta in plastica.
Non tutti però sono d’accordo sugli effetti positivi che una simile operazione potrebbe portare. Diverse associazioni di consumatori avvertono che il taglio delle tariffe potrebbe avere un effetto esattamente opposto: le banche che emettono carte, è la preoccupazione, potrebbero rifarsi dei costi sui clienti. L’esecutivo Ue ritiene invece che i costi in più si verifichino già oggi perché le banche, costrette a tariffe più elevate si rifanno sui commercianti che a loro volta scaricano sui clienti.
L’intervento della Commissione riguarda solo gli schemi di pagamento come Visa e MasterCard, che non sono in effetti banche ma organizzazioni sotto le quali le singole aziende di credito emettono il servizio e la carta. Esclusi, invece, gli istituti come American Express o Diners.
L’intervento sulle commissioni interbancarie va nella direzione già intrapresa dalla Commissione che ad aprile aveva aperto una indagine formale per verificare se le tariffe applicate da MasterCard fossero in linea con le norme della concorrenza nello spazio economico Ue. Nel 2007 la Commissione aveva anche proibito alcune tariffe applicate da MasterCard.