Dovrà indagare sulle frodi al budget comunitario nei diversi Stati membri
Reding: “Tolleranza zero. I criminali che frodano i contribuenti non devono restare liberi”
Ma Danimarca, Gran Bretagna e Irlanda si tengono fuori da questo nuovo sistema comunitario
L’Unione europea avrà un suo pubblico ministero per combattere gli evasori fiscali. L’esecutivo di Bruxelles vuole istituire una procura europea il cui compito esclusivo sarà quello di indagare e perseguire i reati che ledono il bilancio dell’Ue. L’ufficio del Procuratore europeo sarà una istituzione indipendente ma soggetta a controllo democratico del Parlamento. Al momento hanno aderito all’iniziativa tutti gli Stati membri eccetto la Danimarca, e Irlanda e Gran Bretagna che hanno voluto un’opzione di possibile adesione futura (opt in).
Per il Presidente José Manuel Barroso questa iniziativa servirà a “migliorare la protezione del denaro dei contribuenti e l’efficacia della lotta contro le frodi relative ai fondi comunitari”.
“Tolleranza zero per chi froda l’Ue – promette la vicepresidente Viviane Reding – Quando si tratta di tasse ogni euro conta, a maggior ragione oggi con la crisi economica”. Secondo Reding i “criminali che sfruttano le scappatoie legali per rubare i soldi dei contribuenti non dovrebbero restare liberi solo perché non abbiamo gli strumenti giusti per consegnarli alla giustizia”.
Al momento la percentuale di casi di frode segnalati e perseguiti a livello nazionale è del 42%. Molte di queste non arrivano a un giudizio in mancanza degli adeguati strumenti per perseguirle e così, secondo i dati dell’esecutivo comunitario, circa 500 milioni di entrare Ue vanno in fumo ogni anno.
Il pm europeo sarà uno, e verrà affiancato nel suo ufficio da 4 vice. Il suo staff e le risorse proverranno da quelle già in dotazione all’Olaf, l’ufficio antifode dell’Ue, e a Eurojust, l’unità di cooperazione giudiziaria. “Il lavoro sul campo e la raccolta di prove a livello nazionale sarà fatto da pubblici ministeri delegati, completamente integrati – ha spiegato Reding – Saranno pm nazionali ma faranno parte dell’ufficio del procuratore europeo. Si rivolgeranno però a magistrati nazionali seguendo le regole nazionali”. Il procuratore europeo sarà “indipendente e responsabile” delle sue azioni, la sua nomina e l’eventuale licenziamento dipenderanno dalla Corte di giustizia, ma il Parlamento avrà diritto di partecipare alla scelta, a ricevere una relazione annuale sull’operato della procura e ne fisserà il bilancio. “Tutte le misure investigative e le eventuali perquisizioni o intercettazioni richiederanno una autorizzazione giudiziaria preliminare anche in quegli Stati dove ciò oggi non è necessario” ha affermato Reding.
“L’ufficio del Pubblico ministero europeo farà in modo che alla protezione del bilancio dell’Ue venga data adeguata priorità in tutta Europa. Servirà a colmare il divario tra i sistemi degli Stati membri criminali, le cui competenze si fermano alle frontiere nazionali, e degli organismi dell’Unione che non possono svolgere indagini penali”, ha dichiarato Algirdas Šemeta, commissario per la lotta antifrode. “Nel frattempo, l’Olaf continuerà a svolgere un lavoro importante in zone non coperte dal nuovo Ufficio”. La proposta dovrà ora essere adottata dal Consiglio dal Parlamento Ue.