Il premier: “Gap tra Bruxelles i cittadini, cresciuto drammaticamente negli ultimi anni”
Ma ammette : “Importanti progressi nell’economia globale, anche grazie all’Eurozona”
“Voglio che l’Unione Europea abbia successo e che la Gran Bretagna rimanga nella Ue”. Lo dice il premier britannico David Cameron in un’intervista concessa a La Repubblica, in occasione del colloquio di oggi a Downing street con il presidente del Consiglio italiano Enrico Letta, con cui ritiene di poter “lavorare bene”. Cameron, che in realtà non sa bene che pesci prendere dopo essersi lanciato forse un po’ troppo avanti con l’idea del referendum per la permanenza o meno nell’Unione, ripete la condizione bandiera (e molto elastica) posta per rimanere tra i Ventotto:”Resteremo in Europa se sarà aperta e competitiva”.
Secondo il premier britannico “ci sono stati importanti progressi nell’economia globale, anche grazie a misure prese nell’Eurozona”, ma l’Unione europea “si confronta ancora con una crisi di competitività che minaccia le sue chance nella sfida globale”. Cameron pensa che ci sia “un gap tra l’Ue e i suoi cittadini, cresciuto drammaticamente negli ultimi anni”, un gap che viene sentito “in modo particolarmente acuto in Gran Bretagna”. Ma “io non sono un isolazionista” precisa, però “se non affrontiamo questo problema c’è il pericolo che l’Unione europea fallisca e che la Gran Bretagna scivoli verso l’uscita”. “Non voglio che cioè accada – ribadisce Cameron – Perciò il mio approccio è di non indietreggiare davanti ai problemi fingendo che non esistano, bensì affrontarli a viso aperto”.