- L'Europa come non l'avete mai letta -
lunedì, 2 Giugno 2025
No Result
View All Result
  • it ITA
  • en ENG
Eunews
  • Politica
  • Esteri
  • Economia
  • Cronaca
  • Difesa
  • Net & Tech
  • Agrifood
  • Altre sezioni
    • Cultura
    • Diritti
    • Energia
    • Green Economy
    • Finanza e assicurazioni
    • Industria e Mercati
    • Media
    • Mobilità e logistica
    • Salute
    • Sport
  • Newsletter
  • Invasione russa in Ucraina
  • Energia
  • Israele
  • Usa
    Eunews
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • Salute
      • Sport
    No Result
    View All Result
    Eunews
    No Result
    View All Result

    Home » Politica » Vassiliou: le università europee devono avere più inglese e più informatica

    Vassiliou: le università europee devono avere più inglese e più informatica

    I nostri studi sono troppo poco digitalizzati, troppo legati alle lingue nazionali, troppo poco competitivi. Il commissario Ue per l'Istruzione lancia una strategia Ue: “Servono visioni e programmi più internazionale se vogliamo competere nel mondo globale”

    Redazione</a> <a class="social twitter" href="https://twitter.com/eunewsit" target="_blank">eunewsit</a> di Redazione eunewsit
    11 Luglio 2013
    in Politica

    I nostri studi sono troppo poco digitalizzati, troppo legati alle lingue nazionali, troppo poco competitivi. Il commissario Ue per l’Istruzione lancia una strategia Ue: “Servono visioni e programmi più internazionale se vogliamo competere nel mondo globale”

    Androulla Vassiliou
    Androulla Vassiliou

    Più inglese, più informatica, più formazione, più internazionalizzazione: la Commissione europea vuole un’università proiettata sul resto del mondo. Attualmente gli atenei dei Paesi dell’Ue attraggono il 45% degli studenti internazionale in mobilità, con una domanda crescente in Asia (India e Cina su tutti) e in America Latina. L’Europa, però, ancora non è in grado di rispondere a questa domanda: troppo poco digitalizzata, troppo legate alle lingue nazionali, troppo poco competitiva. Il commissario europeo per l’Istruzione, Androulla Vassiliou lancia “Istruzione superiore europea nel mondo”, strategia intesa a garantire che i laureati europei acquisiscano le competenze internazionali di cui hanno bisogno per lavorare in qualsiasi parte del mondo e che l’Europa conservi la sua attrattiva nei confronti degli studenti internazionali. “

    Serve una modernizzazione delle nostre università”, sostiene Vassiliou. “Molte in Europa iniziano a rendersi conto che devono offrire corsi in lingua inglese, perché gli studenti internazionali sono attratti di più se ci sono corsi in quella lingua”. Allo stesso tempo “serve maggiore digitalizzazione”. La Cina e l’India da sole formano un vasto numero di ingegneri informatici all’avanguardia: bisogna che le università europee, se vogliono rimanere competitive, si adeguino. Ciò, sottolinea Vassiliou, significa che le università “devono elaborare curricola internazionali, promuovere le competenze linguistiche e potenziare l’apprendimento digitale”.

    Nel mondo globale “le università europee devono pensare in termini globali”, rileva il responsabile Ue per l’Istruzione. “Devono agire in modo strategico per valorizzare la reputazione di cui gode l’Europa per la qualità dell’istruzione superiore, devono promuovere la mobilità internazionale di studenti e personale, offrire piani di studi innovativi di prim’ordine e garantire l’eccellenza nell’insegnamento e nella ricerca”. Oggi, lamenta Vassiliou, “benché numerose università europee abbiano instaurato solidi legami all’interno dell’Ue, a molte di esse manca una chiara strategia per rafforzare i vincoli con i partner extraeuropei, situazione che necessita un cambiamento urgente”.

    A determinare questa situazione emergenziale sono i numeri: le università egli altri istituti di istruzione superiore dell’Unione europea accolgono oltre 19 milioni di studenti. Si prevede che il numero complessivo di studenti universitari nel mondo si quadruplichi, passando dai circa 100 milioni del 2mila a 400 milioni nel 2030, con una crescita particolarmente pronunciata in Asia ed America latina. Come detto, attualmente l’Europa attira circa il 45% di tutti gli studenti internazionali ma i suoi concorrenti stanno rapidamente aumentando gli investimenti nell’istruzione superiore. La maggior parte degli studenti in mobilità internazionale proviene da Cina, India e Corea del Sud. Data la situazione, per la Commissione Ue le università “devono promuovere una prospettiva internazionale in quell’85% di studenti restio allo spostamento, affinché acquisisca le competenze internazionali necessarie in un mondo globalizzato”.

    Erasmus+, il nuovo programma dell’Unione europea per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport che sarà avviato a gennaio 2014, stanzierà un importo annuale di oltre 400 milioni di euro a favore degli scambi internazionali di studenti e dello sviluppo della cooperazione tra le università europee e i loro partner in tutto il mondo. Lo stesso programma, assicura Vassiliou, “consoliderà per la prima volta le opportunità per gli studenti provenienti da paesi extraeuropei di realizzare parte del percorso universitario presso un’università europea, o viceversa”. Attraverso Erasmus+ saranno finanziati 135.000 gli scambi di studenti e personale tra l’Ue e il resto del mondo, vale a dire 100.000 in più rispetto all’attuale programma Erasmus Mundus, che vanno ad aggiungersi ai 3 milioni di scambi di studenti e personale all’interno dell’Ue.

    Renato Giannetti

    Tags: ateneibruxellescommissione europeaingleseistruzioneueuniversitàvassiliou

    Ti potrebbe piacere anche

    paesi terzi sicuri
    Diritti

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    30 Maggio 2025
    Politica Estera

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    30 Maggio 2025
    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)
    Diritti

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    30 Maggio 2025
    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)
    Politica

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    30 Maggio 2025
    Cavie da laboratorio [foto: imagoeconomica, via IA]
    Politica

    Sperimentazione su animali, da marzo 2026 il calendario per lo stop Ue

    30 Maggio 2025
    Fabrizio Spada, responsabile Relazioni istituzionali dell'Ufficio di Collegamento del Parlamento UE in Italia [Roma, 29 maggio 2025]
    Notizie In Breve

    Spada (Parlamento europeo): “Nessun prelievo forzoso ai risparmiatori europei”

    29 Maggio 2025

    TUTTI GLI EVENTI CONNACT

    Il Rapporto Draghi in italiano

    di Redazione eunewsit
    9 Settembre 2024
    CondividiTweetCondividiSendCondividiSendCondividi
    Made with Flourish
    paesi terzi sicuri

    La revisione dei Paesi terzi sicuri fa paura a socialisti, verdi e sinistra. Tarquinio (Pd): “Un passo molto pericoloso”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    Un gruppo di 38 eurodeputati chiede alla Commissione europea chiarimenti sulla compatibilità della proposta con il diritto internazionale e sul...

    Siria, Ue al lavoro per i rimpatri. Frontex: “Oltre mille ritorni da marzo”

    di Emanuele Bonini emanuelebonini
    30 Maggio 2025

    Brunner: "Creare le condizioni per rientro sicuro, volontario e dignitoso dei rifugiati". L'eliminazione delle sanzioni alla Siria elemento chiave

    Protesters gather in front of the Office of the Hungarian President in Budapest, Hungary, on April 15. The protests erupt after the parliament passes legislation restricting the right to assembly, banning Pride Marches. (Photo by Balint Szentgallay/NurPhoto) (Photo by Balint Szentgallay / NurPhoto / NurPhoto via AFP)

    Ungheria, l’Agenzia Ue per i diritti fondamentali: “Serie preoccupazioni, Bruxelles intervenga”

    di Simone De La Feld @SimoneDeLaFeld1
    30 Maggio 2025

    La stretta sui diritti Lgbtq+, il divieto del Budapest Pride, la legge al vaglio del Parlamento per impedire i finanziamenti...

    I candidati alla presidenza Karol Nawrocki e Rafał Trzaskowski (Foto: Filip Styczyński, profilo X ufficiale)

    Ballottaggio in Polonia, con la sfida Trzaskowski-Nawrocki in ballo anche il destino dell’Europa

    di Marco La Rocca
    30 Maggio 2025

    Domenica i polacchi alle urne per scegliere il successore del presidente conservatore Andrzej Duda. Trzaskowski parte in vantaggio, ma la...

    • Editoriali
    • Eventi
    • Lettere al direttore
    • Opinioni
    • Risultati Europee 2024
    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy
    • Cookie policy

    Eunews è una testata giornalistica registrata
    Registro Stampa del Tribunale di Torino n° 27

    Copyright © 2025 - WITHUB S.p.a., Via Rubens 19 - 20148 Milano
    Partita IVA: 10067080969 - Numero di registrazione al ROC n.30628
    Capitale sociale interamente versato 50.000,00€

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    No Result
    View All Result
    • it ITA
    • en ENG
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca
    • Difesa e Sicurezza
    • Net & Tech
    • Agrifood
    • Altre sezioni
      • Agenda europea
      • Cultura
      • Diritti
      • Energia
      • Green Economy
      • Gallery
      • Finanza e assicurazioni
      • Industria e Mercati
      • Lettere al direttore
      • Media
      • Mobilità e logistica
      • News
      • Opinioni
      • Sport
      • Salute
    • Editoriali
    • Podcast / L’Europa come non l’avete mai ascoltata
    • Report Draghi
    • Risultati Europee 2024
    • Eventi
    • Le Newsletter di Eunews

    Attenzione